Cronaca
Il sonnifero per poi strangolare la madre, studentessa condannata a 20 anni
La donna venne uccisa a Bagheria dalla figlia al culmine di una lite
Il Gup del tribunale dei minorenni di Palermo ha condannato a vent'anni, col rito abbreviato, la minorenne che nella notte tra il 1 e il 2 gennaio scorsi uccise la madre a Bagheria.
Teresa Spanò, insegnante elementare di 55 anni, fu prima stordita con un sonnifero mescolato a una pietanza, un purè di patate, e poi strangolata dalla ragazzina di diciassette anni, che successivamente infierì sul corpo della donna, colpendola con numerose coltellate.
Il giudice ha inflitto il massimo della pena possibile per i minorenni, 30 anni, che con la riduzione di un terzo della pena, prevista per l'abbreviato, sono stati ridotti a 20. Accolta così la tesi della Procura dei minori, guidata da Claudia Caramanna. Le ragioni del delitto sono sempre rimaste misteriose: la ragazza, che frequentava il liceo Scaduto, nel suo paese, viveva da sola con la mamma, che lavorava invece nella scuola Einaudi di Casteldaccia (Palermo), Comune confinante con Bagheria. Il padre, che non aveva mai riconosciuto la figlia, vive all'estero.