Politica
Torre di Manfria, Greco contro revisori e voltagabbana: oggi ultimo round al consiglio comunale di Gela
Il parere negativo dei revisori ha frenato i consiglieri ma oggi pomeriggio potrebbe esserci qualche colpo di scena
Gli hanno permesso di schivare la sfiducia ma non lo hanno assecondato per esercitare il diritto di prelazione per acquistare la Torre di Manfria. Difficile pensare che il no alla proposta di Unità Progressista e di Una Buona Idea sia legato alla revoca delle dimissioni del sindaco. Progressisti e civici sul ripensamento del sindaco non sono ancora espressi. L'unico a non accodarsi alla linea dell'opposizione, invece, è stato il democristiano Vincenzo Cascino. Rabbia, delusione e amarezza per il primo cittadino che in diverse occasioni aveva ricevuto dal consiglio comunale, attraverso atti di indirizzo e mozioni, mandato per acquistare la torre di Manfria.
Secondo il sindaco, invece, ci sono tutte le condizioni per approvare la delibera. Greco, infetti, è convinto che l'impiego delle compensazioni Eni concede ampi spazi di manovra per non intaccare gli equilibri di bilancio. Oggi il sindaco si gioca l'ultima carta. In seconda convocazione il numero legale è garantito con dieci presenze e bastano sei voti favorevoli ad approvare la delibera. Sulla carta ce ne sono nove e Greco, dunque, deve sperare nella presenza in aula e nell'astensione di qualche responsabile.