Politica
In tanti attendono il ritiro degli ingombranti che ripartirà a breve grazie ad una nuova convenzione
Tra le migliorie che il nuovo servizio in house dovrebbe garantire c'è sicuramente lo smaltimento degli ingombranti. Centinaia di segnalazioni si sono accumulate nelle ultime tre set...
In tanti attendono il ritiro degli ingombranti che ripartirà a breve grazie ad una nuova convenzione
Tra le migliorie che il nuovo servizio in house dovrebbe garantire c'è sicuramente lo smaltimento degli ingombranti. Centinaia di segnalazioni si sono accumulate nelle ultime tre settimane. Tanti cittadini erano riusciti a prenotare il ritiro del proprio rifiuto. Qualcuno l'ha esposto fuori come da prassi, poi ha ricevuto la chiamata: "non è possibile portarlo via, deve attendere ancora". Il motivo che ha spinto la Tekra a sospendere nuovamente il servizio è legato al sequestro dell'impianto di smaltimento di Licata, sequestrato dai Carabinieri a causa di numerose irregolarità riscontrate nella gestione. Dal Comune di Gela intanto fanno sapere che è stata firmata una nuova convenzione con un centro di Belpasso. Il settore sta predisponendo gli atti affinché il servizio possa già partire la prossima settimana. Si dovrà dunque riorganizzare il servizio. Bisognerà, a questo punto, dare indicazioni a chi aveva già prenotato un ritiro. Nel frattempo è importante che i cittadini gelesi pazientino ancora un po' evitando di gettare ingombranti in aree abbandonate facilitando la creazione di discariche abusive. A breve sarà annunciata la data del nuovo appuntamento con lo svuota cantine. In generale la situazione dei rifiuti a Gela è in una fase di stasi. La Tekra dovrebbe operare in proroga per altri 6 mesi. Il sindaco nel frattempo ha inviato una nota alla Prefettura, visto che per la "Balistreri Appalti", società campana a cui appartiene il gruppo Tekra, il Tar della Campania ha confermato l'interdittiva antimafia. "Impianti Srr" dovrebbe insediarsi entro i prossimi sei mesi e continuano gli approfondimenti. Il sindaco anche durante monotematico ha ribadito che non avrebbe mai optato per la gestione in house del servizio, ma non c'erano altre alternative. I dubbi sono tanti, anche da parte dei consiglieri che non hanno ricevuto le risposte desiderate neanche durante l'ultimo consiglio monotematico. Si approfondirà durante una capogruppo che il Presidente del Consiglio dovrebbe convocare. Anche la Commissione bilancio vuole capirci di più su costi, tempi, personale. Nel frattempo si è insediato il nuovo dirigente, l'ingegnere Fabio Filippino. Avrà tanta carne a fuoco su cui lavorare.di Graziano Amato
