In via Di Bartolo a Gela lavori a rilento: non vi sono risposte certe sul completamento del sito
Disagi del cittadino
In via Di Bartolo a Gela lavori a rilento: non vi sono risposte certe sul completamento del sito
Sorgerà un museo a cielo aperto
Paolo Giannone, cittadino attivo che ama profondamente la storia di Gela e le sue bellezze archeologiche è cresciuto tra i quartieri San Giacomo e Borgo e ha gioito, quattro anni fa, quando ha scoperto che in via Di Bartolo, mentre veniva posata la fibra ottica, era stata rinvenuta una nercopoli arcaica che, da li a breve, grazie a un finanziamento di Open Fiber, sarebbe diventata un museo a cielo aperto. Da quel momento, insieme ai residenti della zona, attende che i lavori vengano terminati. Passa da li ogni giorno, sperando di poter ammirare l'unico intervento di musealizzazione che è stato programmato negli ultimi anni. Le notizie giornalistiche parlano di lavori che sono andati a rilento, si, ma che dovrebbero essere in fase di completamento. Infatti, pare che si attenda l'allaccio elettrico per consentire il funzionamento del totem multimediale e degli impianti di illuminazione e areazione. Paolo, come tanti altri cittadini, non si accontenta delle notizie informali e chiede risposte e tempi certi. I lavori di musealizzazione sono partiti a maggio del 2021. Il lembo di necropoli riguarda in particolare dieci sepolture, distribuite su due livelli, all'interno delle quali sono stati individuati centinaia di frammenti di pregevole fattura e reperti rari. La fossa però, nel tempo, è diventata ricettacolo di sporcizia, ratti e insetti. Giannone chiede, a gran voce, anche l'apertura del Museo del Mare e la riapertura del Museo Regionale, su cui, al momento, tutto tace.
Paolo Giannone, cittadino attivo che ama profondamente la storia di Gela e le sue bellezze archeologiche è cresciuto tra i quartieri San Giacomo e Borgo e ha gioito, quattro anni fa, quando ha scoperto che in via Di Bartolo, mentre veniva posata la fibra ottica, era stata rinvenuta una nercopoli arcaica che, da li a breve, grazie a un finanziamento di Open Fiber, sarebbe diventata un museo a cielo aperto. Da quel momento, insieme ai residenti della zona, attende che i lavori vengano terminati. Passa da li ogni giorno, sperando di poter ammirare l'unico intervento di musealizzazione che è stato programmato negli ultimi anni. Le notizie giornalistiche parlano di lavori che sono andati a rilento, si, ma che dovrebbero essere in fase di completamento. Infatti, pare che si attenda l'allaccio elettrico per consentire il funzionamento del totem multimediale e degli impianti di illuminazione e areazione.
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Paolo, come tanti altri cittadini, non si accontenta delle notizie informali e chiede risposte e tempi certi. I lavori di musealizzazione sono partiti a maggio del 2021. Il lembo di necropoli riguarda in particolare dieci sepolture, distribuite su due livelli, all'interno delle quali sono stati individuati centinaia di frammenti di pregevole fattura e reperti rari. La fossa però, nel tempo, è diventata ricettacolo di sporcizia, ratti e insetti. Giannone chiede, a gran voce, anche l'apertura del Museo del Mare e la riapertura del Museo Regionale, su cui, al momento, tutto tace.