Incardona e Di Stefano a briglie sciolte sulla sfiducia e sui controlli finanziari "tartaruga"
Politica
Incardona e Di Stefano a briglie sciolte sulla sfiducia e sui controlli finanziari "tartaruga"
È una crisi senza fine quella che sta attraversando il Comune di Gela. Sembrava che il settore bilancio fosse ad un passo dal portare in aula il rendiconto 2021 per accelerare sulle m...
È una crisi senza fine quella che sta attraversando il Comune di Gela. Sembrava che il settore bilancio fosse ad un passo dal portare in aula il rendiconto 2021 per accelerare sulle misure correttive e invece si paventano ulteriori ritardi. Il collegio dei revisori ha chiesto chiarimenti e integrazioni ai dirigenti, facendo venire meno, di fatto, la delibera dei riaccertamenti, che la giunta era pronta ad approvare a stretto giro. Le previsioni del segretario generale parlavano di un rendiconto che sarebbe stato approvato entro il 30 aprile. Dopo quella data l'attenzione avrebbe dovuto spostarsi sulle misure correttive da trasmettere alla Corte dei Conti entro il 15 maggio. Quanto richiesto minuziosamente dai revisori dei conti potrebbe far slittare i tempi. Nelle fila della giunta Greco dunque cresce la preoccupazione. L'assessore Salvatore Incardona, ad esempio, intervenendo ieri sera ad "Agorà", trasmessa dalla nostra emittente e condotta da Franco Gallo, ha parlato di una burocrazia che pone paletti alla risoluzione della crisi finanziari e dunque alla svolta per la città. L'ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, ospite della stessa trasmissione, invece ha illustrato la sua ricetta per tamponare eventuali emergenze sostenendo che l'amministrazione potrebbe fare spese ricorrendo alle variazioni di bilancio e alle somme urgenze. Sul tema sfiducia per Di Stefano è opportuno interpellare la città mentre "Una Buona Idea" sul punto sta ancora riflettendo anche alla luce delle incertezze che aleggiano su altre segreterie di partito. Per l'assessore Incardona la sfiducia è invece un atto immorale.di Graziano Amato
È una crisi senza fine quella che sta attraversando il Comune di Gela. Sembrava che il settore bilancio fosse ad un passo dal portare in aula il rendiconto 2021 per accelerare sulle misure correttive e invece si paventano ulteriori ritardi. Il collegio dei revisori ha chiesto chiarimenti e integrazioni ai dirigenti, facendo venire meno, di fatto, la delibera dei riaccertamenti, che la giunta era pronta ad approvare a stretto giro. Le previsioni del segretario generale parlavano di un rendiconto che sarebbe stato approvato entro il 30 aprile. Dopo quella data l'attenzione avrebbe dovuto spostarsi sulle misure correttive da trasmettere alla Corte dei Conti entro il 15 maggio. Quanto richiesto minuziosamente dai revisori dei conti potrebbe far slittare i tempi. Nelle fila della giunta Greco dunque cresce la preoccupazione. L'assessore Salvatore Incardona, ad esempio, intervenendo ieri sera ad "Agorà", trasmessa dalla nostra emittente e condotta da Franco Gallo, ha parlato di una burocrazia che pone paletti alla risoluzione della crisi finanziari e dunque alla svolta per la città. L'ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, ospite della stessa trasmissione, invece ha illustrato la sua ricetta per tamponare eventuali emergenze sostenendo che l'amministrazione potrebbe fare spese ricorrendo alle variazioni di bilancio e alle somme urgenze. Sul tema sfiducia per Di Stefano è opportuno interpellare la città mentre "Una Buona Idea" sul punto sta ancora riflettendo anche alla luce delle incertezze che aleggiano su altre segreterie di partito. Per l'assessore Incardona la sfiducia è invece un atto immorale.di Graziano Amato