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INIZIA IL FERMENTO NEI COMUNI DEL NISSENO PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 12 GIUGNO

Politica

INIZIA IL FERMENTO NEI COMUNI DEL NISSENO PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 12 GIUGNO

Le elezioni amministrative 2022 si avvicinano, saranno in tutto 120 i comuni siciliani chiamati alle urne in questo momento di alta democrazia, tra questi grandi piazze come Sciacca o Patern...

Stefano Blanco

16 Aprile 2022 14:36

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Le elezioni amministrative 2022 si avvicinano, saranno in tutto 120 i comuni siciliani chiamati alle urne in questo momento di alta democrazia, tra questi grandi piazze come Sciacca o Paternò rispettivamente nel agrigentino e nel catanese, nel ragusano Scicli e a pochi chilometri la splendida avola in provincia di Siracusa. Ma le due città più grandi dove ci si contenderà il ruolo di primo cittadino saranno Messina e Palermo con quest'ultima che oltre ad essere una delle piazza più caotiche di tutta la Sicilia è, cosa da non sottovalutare, la quinta città più popolata d'Italia, quasi mai il riflesso delle tendenze politiche in voga nell'isola. Per quanto riguarda la provincia di Caltanissetta da quando è stata ufficializzata la data, il 12 Giugno, è arrivata anche un'accelerata dei movimenti politici e in molti comuni del nisseno, si stanno stabilendo pian piano le consuete alleanze, coalizioni e liste. I primi candidati a sindaco sono già venuti fuori ma seppure le liste iniziano a delinearsi sempre più nel panorama politico nisseno si tratta si scenari ancora non definitivi. I comuni chiamati a votare saranno in tutto sette: Acquaviva Platani, Butera, Campofranco, Marianopoli, Niscemi, Resuttano e Sommatino per un totale di oltre 45mila cittadini che con il loro voto potrebbero decidere le sorti del proprio comune. Non è presente nella lista Gela il cui primo cittadino, Lucio Greco, si è insediato poco più di tre anni fa. Inutile dire che votare è un dovere di ogni cittadino ma anche un diritto che spesso viene sottovalutato, nel 2017 per gli stessi comuni, i votanti in provincia furono poco più del 51%, poca cosa in confronto all'oltre 60% di Messina e Catania o al 66% registrato a Siracusa. Quella nissena fu una delle percentuali più basse di tutta Italia in cui la media era del 60,1%. Il fermento politico è già cominciato a Butera e soprattutto Niscemi terza città della provincia per numero di abitanti. In entrambi i casi, i sindaci uscenti Massimiliano Conti e Filippo Balbo, entrambi di centro destra, hanno confermato le loro ricandidature. A Butera Balbo che si presenterà come civico al momento avrebbe un unico sfidante, Giovanni Zuccalà di fede che già nel 2017 era stato oppositore di Balbo ricevendo il 20% dei voti dei buteresi che però nulla poterono contro il 23% raggiunto d'attuale sindaco di Butera. A Niscemi la situazione è leggermente più articolata. A tentare di sottrarre la poltrona del sindaco Conti attualmente sono in due Carlo Pisa, candidato sostenuto dal Pd, volto nuovo alla politica ma non ai niscemesi, e Valentina Spinello che al contrario di Pisa vanta anni di militanza nel panorama politico niscemese tra le fila della Lega. Ad oggi altri nomi non sono usciti fuori, l'altro grande partito in forza a Niscemi, ovvero il movimento 5 stelle, non ha presentato candidati e il partito in città sembra più spaccato che mai con una parte che ha deciso di sostenere la Spinello nonostante Lega e pentastellati al livello nazionale siano ai ferri corti. Un fenomeno che dimostra le difficoltà che i 5stelle stanno vivendo anche al livello regionale. Insomma tra poco entreremo nel mese di maggio e da lì a poco molti di noi saranno chiamati a rispolverare la tessera elettorale a chi andranno le fasce da sindaco dei rispettivi comuni sarà solo il tempo a dircelo.di Stefano Blanco

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