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Introiti di Cosa Nostra nissenna arrivavano dalla droga e dal pizzo. Nessuna collaborazione da parte delle vittime

Cronaca

Introiti di Cosa Nostra nissenna arrivavano dalla droga e dal pizzo. Nessuna collaborazione da parte delle vittime

A Caltanissetta Cosa Nostra stava per riorganizzarsi. Sette gli arresti eseguiti dalla Squadra Mobile nell'ambito di un'operazione coordinata dalla Dda nissena. Gli indagati sono...

Donata Calabrese

29 Giugno 2021 16:57

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A Caltanissetta Cosa Nostra stava per riorganizzarsi. Sette gli arresti eseguiti dalla Squadra Mobile nell'ambito di un'operazione coordinata dalla Dda nissena. Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa dedita alle estorsioni e al traffico di sostanze stupefacenti.Tra gli arrestati anche il reggente, Carmelo Bontempo, che avrebbe approfittato del vuoto lasciato da uomini di Cosa nostra finiti in carcere. Il clan, seguendo le orme di Bernardo Provenzano, era solito darsi appuntamento in aperta campagna, lontano da occhi indiscreti. Gli ordini passavano attraverso dei pizzini, che il reggente era solito poi ingoiare, convinto com'era di poter così eludere gli investigatori. Bontempo, facendo sfoggio della sua appartenenza a Cosa nostra, si sarebbe dato un gran da fare per reperire il denaro necessario per sostenere i detenuti in carcere e le loro famiglie. In più occasioni avrebbe rimarcato la sua fedeltà alle regole mafiose, regole che non avrebbe mai tradito, così come non avrebbe mai fatto mancare il suo supporto ai mafiosi che si trovano in galera e che a lui avevano insegnato quelle regole che lui stesso avrebbe cercato di tramandare ai suoi affiliati, oggi arrestati. Amava tranquillizzarli. Qualora fossero stati arrestati, lui li avrebbe mantenuti. Il clan avrebbe imposto il pizzo ad imprenditori e commercianti del territorio. Gli introiti arrivavano oltre che dalla droga anche dal pizzo. Veniva detto tranquillamente ai commercianti che quei soldi servivano per mantenere i detenuti. Nessuna collaborazione da parte delle vittime: solo tanta omertà.di Donata Calabrese[][]

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