Vertenza Medi Group a Gela, la Cgil: "Bene esercizio provvisorio, no a passerelle politiche"
Lavoro
Vertenza Medi Group a Gela, la Cgil: "Bene esercizio provvisorio, no a passerelle politiche"
Duro il commento del segretario provinciale di categoria Francesco Cosca
Ieri la svolta sulla vertenza Medi Group. Oggi la CGIL, che ha seguito la vertenza passo dopo passo, accoglie positivamente l'autorizzazione dell'esercizio provvisorio, che permetterà a 100 lavoratori di tornare a lavorare già dal primo agosto. Il sindacato, insieme alle altre sigle sindacali, è stata sempre accanto ai lavoratori, sia davanti i tornelli della Raffineria, sia nei tavoli istituzionali. Si lavora invece per ottenere almeno un acconto rispetto alle cinque mensilità arretrate, che possa permettere di far rifiatare le famiglie degli operai. Duro, il segretario provinciale di categoria Francesco Cosca, nei confronti della politica e verso chi si è portato avanti in queste settimane senza coinvolgere in maniera adeguata le diverse sigle sindacali che seguono da mesi la vicenda. "Non possiamo condividere il fatto che si arrivi a parlare coi lavoratori in maniera arbitraria, e ripetere le cose che noi abbiamo già fatto e condiviso in prefettura" - afferma lo stesso Cosca.
Ieri la svolta sulla vertenza Medi Group. Oggi la CGIL, che ha seguito la vertenza passo dopo passo, accoglie positivamente l'autorizzazione dell'esercizio provvisorio, che permetterà a 100 lavoratori di tornare a lavorare già dal primo agosto. Il sindacato, insieme alle altre sigle sindacali, è stata sempre accanto ai lavoratori, sia davanti i tornelli della Raffineria, sia nei tavoli istituzionali. Si lavora invece per ottenere almeno un acconto rispetto alle cinque mensilità arretrate, che possa permettere di far rifiatare le famiglie degli operai.
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Duro, il segretario provinciale di categoria Francesco Cosca, nei confronti della politica e verso chi si è portato avanti in queste settimane senza coinvolgere in maniera adeguata le diverse sigle sindacali che seguono da mesi la vicenda. "Non possiamo condividere il fatto che si arrivi a parlare coi lavoratori in maniera arbitraria, e ripetere le cose che noi abbiamo già fatto e condiviso in prefettura" - afferma lo stesso Cosca.