La città piange la morte dell’avvocato ed ex sindaco Franco Gallo, i funerali domani in chiesa madre
Cronaca
La città piange la morte dell’avvocato ed ex sindaco Franco Gallo, i funerali domani in chiesa madre
La città piange oggi uno dei suoi figli migliori: l'avvocato ed ex sindaco Franco Gallo le cui condizioni di salute si sono aggravate dopo un recente intervento al cuore, fino al dec...
La città piange oggi uno dei suoi figli migliori: l'avvocato ed ex sindaco Franco Gallo le cui condizioni di salute si sono aggravate dopo un recente intervento al cuore, fino al decesso avvenuto questa notte. Uomo di grande spessore morale e intellettuale, in città lascia un' impronta indelebile per l'amore che vi ha trasmesso come cittadino e come sindaco. Nel 1994,in un periodo in cui Gela viveva uno dei più pesanti momenti di oscurantismo, con un'elezione bulgara, conquistò la poltrona di primo cittadino. Fu il primo sindaco eletto direttamente dal popolo. Gela proveniva da un periodo di grave decadenza, la guerra di mafia prima che aveva mietuto più di 120 morti ammazzati, lo scioglimento del Consiglio Comunale nel 1992,per infiltrazioni mafiose, avevano fatto sì che la città sprofondasse in una crisi immane. Franco Gallo credette nel cambiamento e, in prima persona, da esponente del Pd, nel '94 si candidò sindaco con la lista civica "Amare Gela". Il suo fu un atto d'amore verso la città che, sotto la sua sindacatura, visse uno dei momenti di maggiore risveglio con l'avvio di progetti imponenti, quali, ad esempio, quello dei lavori per il ripristino del teatro Eschilo, poi restituito ai cittadini alcuni anni più tardi e quando era già uscito dalla scena politica. Fu riconfermato sindaco nella tornata elettorale del 1998,ma si dimise nel gennaio del 2001,un anno prima della scadenza del suo mandato. Da quel momento lasciò la politica, per dedicarsi al suo lavoro di direttore dell'ex Asi. Per un anno è stato anche al timone della Ghelas Multiservizi. Attualmente era presidente dell'organismo indipendente di valutazione del comune, dove è stato visto fino a pochi giorni fa, manifestando gioia per avere superato il delicato intervento cui era stato sottoposto. Ormai in pensione e fuori dalla politica, gli anni in cui è stato alla guida della città sono ancora un ricordo vivo nella popolazione per l'impegno ed il contributo offerto per migliorarne le condizioni di vita. Con lui va via un pezzo di storia cittadina, un uomo perbene, di grandi valori. La camera ardente è allestita nella sala rinascimento del comune, mentre i funerali saranno celebrati alle 16,30 di domani in chiesa madre. Alla moglie Giovanna Sirchia e alla figlia Nicoletta le condoglianze e un abbraccio da parte di tutto lo staff di Rete Chiara. di Graziano Amato
La città piange oggi uno dei suoi figli migliori: l'avvocato ed ex sindaco Franco Gallo le cui condizioni di salute si sono aggravate dopo un recente intervento al cuore, fino al decesso avvenuto questa notte. Uomo di grande spessore morale e intellettuale, in città lascia un' impronta indelebile per l'amore che vi ha trasmesso come cittadino e come sindaco. Nel 1994,in un periodo in cui Gela viveva uno dei più pesanti momenti di oscurantismo, con un'elezione bulgara, conquistò la poltrona di primo cittadino. Fu il primo sindaco eletto direttamente dal popolo. Gela proveniva da un periodo di grave decadenza, la guerra di mafia prima che aveva mietuto più di 120 morti ammazzati, lo scioglimento del Consiglio Comunale nel 1992,per infiltrazioni mafiose, avevano fatto sì che la città sprofondasse in una crisi immane. Franco Gallo credette nel cambiamento e, in prima persona, da esponente del Pd, nel '94 si candidò sindaco con la lista civica "Amare Gela". Il suo fu un atto d'amore verso la città che, sotto la sua sindacatura, visse uno dei momenti di maggiore risveglio con l'avvio di progetti imponenti, quali, ad esempio, quello dei lavori per il ripristino del teatro Eschilo, poi restituito ai cittadini alcuni anni più tardi e quando era già uscito dalla scena politica. Fu riconfermato sindaco nella tornata elettorale del 1998,ma si dimise nel gennaio del 2001,un anno prima della scadenza del suo mandato. Da quel momento lasciò la politica, per dedicarsi al suo lavoro di direttore dell'ex Asi. Per un anno è stato anche al timone della Ghelas Multiservizi. Attualmente era presidente dell'organismo indipendente di valutazione del comune, dove è stato visto fino a pochi giorni fa, manifestando gioia per avere superato il delicato intervento cui era stato sottoposto. Ormai in pensione e fuori dalla politica, gli anni in cui è stato alla guida della città sono ancora un ricordo vivo nella popolazione per l'impegno ed il contributo offerto per migliorarne le condizioni di vita. Con lui va via un pezzo di storia cittadina, un uomo perbene, di grandi valori. La camera ardente è allestita nella sala rinascimento del comune, mentre i funerali saranno celebrati alle 16,30 di domani in chiesa madre. Alla moglie Giovanna Sirchia e alla figlia Nicoletta le condoglianze e un abbraccio da parte di tutto lo staff di Rete Chiara. di Graziano Amato