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LA COMMISSIONE ANTIMAFIA TRACCIA IL QUADRO DI UNA CRIMANLITA’ PRESENTE E RADICATA

Cronaca

LA COMMISSIONE ANTIMAFIA TRACCIA IL QUADRO DI UNA CRIMANLITA’ PRESENTE E RADICATA

La commissione nazionale antimafia, presieduta da Nicola Morra, è a Caltanissetta per sentire i vertici delle istituzioni, delle forze dell'ordine e della procura sullo stato del con...

Graziano Amato

01 Marzo 2022 18:16

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La commissione nazionale antimafia, presieduta da Nicola Morra, è a Caltanissetta per sentire i vertici delle istituzioni, delle forze dell'ordine e della procura sullo stato del contrasto alla criminalità organizzata. Ieri la delegazione si è riunita in prefettura dove si sono tenute le audizioni del prefetto Chiara Armenia, del questore Emanuele Ricifari, del capo centro della Dia di Caltanissetta, il colonnello Giuseppe Ialacqua, e dei comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, i colonnelli Vincenzo Pascale e Stefano Gesuelli. Sentiti anche i vertici di procura e corte d'appello. Oggi la commissione ha incontrato il sindaco di Gela, l'associazione antiracket Gaetano Giordano e alcuni giornalisti. Una giornata illuminante  cosi ha definito  il presidente Nicola Morra la prima giornata di audizioni: "grazie ad alcuni degli auditi, abbiamo avuto un quadro verosimile della realtà nissena, che è una provincia del tutto particolare perché, per quanto piccola demograficamente e debole economicamente, presenta dei tratti di specificità della criminalità organizzata di stampo mafioso assai particolari e rilevanti". Focus su Gela e dintorni. C'è - ha proseguito Morra - la coabitazione di Cosa Nostra con la Stidda. Non è un caso che siamo rimasti a lungo con il sindaco di Gela che ha rappresentato una situazione per cui è stata necessaria la secretazione per quasi l'intera audizione. C'è molto da lavorare  relativamente alle dotazioni organiche ma anche alla qualità e all'esperienza dei magistrati. Il presidente della commissione antimafia ha puntato l'attenzione anche  sul rischio di infiltrazione mafiose nell'agricoltura. Il rischio secondo Morra è che alcune realtà possano ricomporsi con nuove articolazioni e  alleanze che possono aprire nuovi scenari con possibili frodi in ambito di finanziamento dell'agricoltura con fondi europei. Secondo il presidente Nicola Morra Gela soffre gli effetti di un industrializzazione che non ha garantito sviluppo.di Graziano Amatohttps://youtu.be/vCnGN3Mtn3w

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