LA CONDIVISIONE DI IDEE TRA IL M5S E "RINNOVA" PORTA ALLA NASCITA DELL’INTERGRUPPO "UNITÀ PROGRESSISTA"
Politica
LA CONDIVISIONE DI IDEE TRA IL M5S E "RINNOVA" PORTA ALLA NASCITA DELL’INTERGRUPPO "UNITÀ PROGRESSISTA"
Nasce l'inter-gruppo consiliare "Unità Progressista Coordinamento 2050". Ne fanno parte le tre consigliere che negli ultimi mesi hanno portato avanti un percorso politico c...
Nasce l'inter-gruppo consiliare "Unità Progressista Coordinamento 2050". Ne fanno parte le tre consigliere che negli ultimi mesi hanno portato avanti un percorso politico condiviso, partito innanzitutto dal "no" alla mozione di sfiducia. Un'indipendente, Paola Giudice, una pentastellata, Virginia Farruggia e poi Alessandra Ascia, di "Rinnova", il laboratorio politico nato lo scorso anno a cui fa riferimento anche Gianpaolo Alario. La proprietà è costruire un'alternativa alla destra, creare un campo progressista allargato e progettare a lungo termine. La valutazione dell'amministrazione Greco è negativa. "Un sindaco attendista" è stato definito in conferenza stampa, "capace di mettere a rischio finanziamenti e incapace di programmare su ogni fronte". Di sfiduciarlo però non se ne parla. "Non gli facciamo da stampella - hanno ribadito - lo sta tenendo in vita chi lo ha sostenuto, basta frequentare l'aula per notarlo". Nel frattempo il sodalizio tra rinnova e M5S punta a creare un progetto di larghe vedute progressiste, sfruttando le rappresentanze politiche al governo regionale e nazionale. Governare non li spaventa, certo, prima però bisogna evitare il dissesto. Quella di oggi non l'hanno definita l'apertura di una campagna elettorale. "Alle candidature ci penseremo dopo - hanno sintetizzato - non stiamo presentando candidati, ma persone che grazie alla loro esperienza politica e ai loro canali possono creare un'alternativa". Quello che vogliono creare lo hanno definito un "campo aperto". "Non ci sarà il rischio di creare un'insalata in stile Greco" hanno precisato. Ad oggi resta in panchina il Partito Democratico. I Dem però hanno sempre dichiarato che non può esistere un campo progressista senza il PD. "Non entriamo nelle discussioni interne del PD ma ci chiediamo se il Pd sia mai stato progressista - ha ribadito oggi il coordinatore Regionale Nuccio Di Paola - hanno fatto delle scelte e le conseguenze si sono viste. Il neonato laboratorio è aperto comunque a chi si riconosce come campo progressista". A bordo campo resta anche per il laboratorio politico a cui fa riferimento il volto noto del PD Miguel Donegani. "C'è stata qualche chiamata - ha dichiarato la senatrice Ketty Damante - ma non basta. Bisogna sedersi ai tavoli per programmare". "Donegani non ha un ruolo politico - ha invece detto il senatore Pietro Lorefice - i nostri coordinatori sono referenti eletti". I due rappresentanti del Senato, cosi come il vicepresidente vicario dell'Ars Nuccio Di Paola accolgono positivamente la nascita di "Unità Progressista", un progetto "serio di medio e lungo periodo" che non si pone l'obbiettivo di vincere una sola campagna elettorale, perché "anche pochi mesi di distrazione potrebbero portare allo sfascio la città".di Graziano Amato
Nasce l'inter-gruppo consiliare "Unità Progressista Coordinamento 2050". Ne fanno parte le tre consigliere che negli ultimi mesi hanno portato avanti un percorso politico condiviso, partito innanzitutto dal "no" alla mozione di sfiducia. Un'indipendente, Paola Giudice, una pentastellata, Virginia Farruggia e poi Alessandra Ascia, di "Rinnova", il laboratorio politico nato lo scorso anno a cui fa riferimento anche Gianpaolo Alario. La proprietà è costruire un'alternativa alla destra, creare un campo progressista allargato e progettare a lungo termine. La valutazione dell'amministrazione Greco è negativa. "Un sindaco attendista" è stato definito in conferenza stampa, "capace di mettere a rischio finanziamenti e incapace di programmare su ogni fronte". Di sfiduciarlo però non se ne parla. "Non gli facciamo da stampella - hanno ribadito - lo sta tenendo in vita chi lo ha sostenuto, basta frequentare l'aula per notarlo". Nel frattempo il sodalizio tra rinnova e M5S punta a creare un progetto di larghe vedute progressiste, sfruttando le rappresentanze politiche al governo regionale e nazionale. Governare non li spaventa, certo, prima però bisogna evitare il dissesto. Quella di oggi non l'hanno definita l'apertura di una campagna elettorale. "Alle candidature ci penseremo dopo - hanno sintetizzato - non stiamo presentando candidati, ma persone che grazie alla loro esperienza politica e ai loro canali possono creare un'alternativa". Quello che vogliono creare lo hanno definito un "campo aperto". "Non ci sarà il rischio di creare un'insalata in stile Greco" hanno precisato. Ad oggi resta in panchina il Partito Democratico. I Dem però hanno sempre dichiarato che non può esistere un campo progressista senza il PD. "Non entriamo nelle discussioni interne del PD ma ci chiediamo se il Pd sia mai stato progressista - ha ribadito oggi il coordinatore Regionale Nuccio Di Paola - hanno fatto delle scelte e le conseguenze si sono viste. Il neonato laboratorio è aperto comunque a chi si riconosce come campo progressista". A bordo campo resta anche per il laboratorio politico a cui fa riferimento il volto noto del PD Miguel Donegani. "C'è stata qualche chiamata - ha dichiarato la senatrice Ketty Damante - ma non basta. Bisogna sedersi ai tavoli per programmare". "Donegani non ha un ruolo politico - ha invece detto il senatore Pietro Lorefice - i nostri coordinatori sono referenti eletti". I due rappresentanti del Senato, cosi come il vicepresidente vicario dell'Ars Nuccio Di Paola accolgono positivamente la nascita di "Unità Progressista", un progetto "serio di medio e lungo periodo" che non si pone l'obbiettivo di vincere una sola campagna elettorale, perché "anche pochi mesi di distrazione potrebbero portare allo sfascio la città".di Graziano Amato