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LA DIA CONFISCA BENI PER 4 MILIONI DI EURO A UN COMMERCIALISTA GELESE

Cronaca

LA DIA CONFISCA BENI PER 4 MILIONI DI EURO A UN COMMERCIALISTA GELESE

C'è anche una mega villa con annessa una riserva di caccia tra i beni confiscati dalla Direzione Investigativa antimafia di Caltanissetta a Salvatore Cascino, un noto commercial...

23 Marzo 2021 14:49

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C'è anche una mega villa con annessa una riserva di caccia tra i beni confiscati dalla Direzione Investigativa antimafia di Caltanissetta a Salvatore Cascino, un noto commercialista e consulente fiscale di Gela di 49 anni. Un patrimonio da 4 milioni di euro che passa definitivamente nelle mani dello Stato. Nel mirino sono finiti una lussuosa struttura Agro-venatoria che si trova nell'ennese, a Piazza Armerina che comprende oltre alla mega villa anche un salone ristorante e 7 residence costituiti da caseggiati prestigiosamente ristrutturati risalenti all'800. Confiscati anche 74 beni immobili tra fabbricati e terreni, le quote societarie di due aziende di Gela, autoveicoli e rapporti bancari. Il commercialista gelese ha dei precedenti penali per gravi illeciti fiscali commessi nel nord Italia nell'ambito della sua attività professionale. Cascino nel settembre del 2010 è stato destinatario di un provvedimento cautelare, emesso dal gip di Brescia, per associazione per delinquere, falsità materiale e truffa ai danni dello Stato mediante indebite compensazioni tributarie, reati per i quali è stato condannato a due anni di reclusione. Ulteriori procedimenti penali per fatti di tipo economico-fiscale, nonché l'assidua frequentazione di persone con precedenti della stessa natura, lo hanno portato a essere ritenuto un 'soggetto socialmente pericoloso' Le indagini condotte dalla Dia su richiesta della procura di gela e sfociate nella confisca, rappresentano lo sviluppo di attività investigative, risalenti al 2009, che avevano consentito di accertare nei confronti di Cascino la sproporzione tra il suo elevato tenore di vita e gli esigui redditi fiscalmente dichiarati, nonché di ritenere che gli ingenti compensi ottenuti, frutto delle attività illecite, siano stati reinvestiti in attività imprenditoriali nel settore turistico-alberghiero. Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta su proposta della Procura di Gela.https://youtu.be/GT6a3BIJkUE

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