La figura dell’archeologa Jole Bovio Marconi presentata al liceo Eschilo
Cultura
La figura dell’archeologa Jole Bovio Marconi presentata al liceo Eschilo
La figura di Jole Bovio Marconi, pioniera dell'archeologia siciliana al femminile e simbolo del movimento femminista di inizio Novecento è stata presentata oggi al liceo classico Esc...
La figura di Jole Bovio Marconi, pioniera dell'archeologia siciliana al femminile e simbolo del movimento femminista di inizio Novecento è stata presentata oggi al liceo classico Eschilo di Gela con un convegno monografico promosso dal Soroptimist Club in collaborazione con l'Archeoclub di Gela. Una figura affascinante, figlia di un alto ufficiale piemontese, Jole ebbe la forza di dire no ad una vita già decisa a tavolino e lottò per proseguire gli studi in archeologia, un campo certamente non accessibile a tutti men che meno alle donne, ma dopo essersi laureata col Massimo dei voti e anche grazie al sostegno del marito Pirro Marconi, anche lui archeologo riuscì in breve tempo a scalare le vette dell'archeologia diventando prima ispettore e poi direttrice del museo nazionale di Palermo, ma anche docente universitaria e simbolo della battaglia portata avanti dalle suffragette. Una donna incredibile simbolo della lotta femminista durante gli anni del fascismo.di Stefano Blanco
La figura di Jole Bovio Marconi, pioniera dell'archeologia siciliana al femminile e simbolo del movimento femminista di inizio Novecento è stata presentata oggi al liceo classico Eschilo di Gela con un convegno monografico promosso dal Soroptimist Club in collaborazione con l'Archeoclub di Gela. Una figura affascinante, figlia di un alto ufficiale piemontese, Jole ebbe la forza di dire no ad una vita già decisa a tavolino e lottò per proseguire gli studi in archeologia, un campo certamente non accessibile a tutti men che meno alle donne, ma dopo essersi laureata col Massimo dei voti e anche grazie al sostegno del marito Pirro Marconi, anche lui archeologo riuscì in breve tempo a scalare le vette dell'archeologia diventando prima ispettore e poi direttrice del museo nazionale di Palermo, ma anche docente universitaria e simbolo della battaglia portata avanti dalle suffragette. Una donna incredibile simbolo della lotta femminista durante gli anni del fascismo.di Stefano Blanco