Ambiente
La grande sete, invasi siciliani in sofferenza: situazione critica nel nisseno
La distribuzione dell'acqua potrebbe subire una stretta
La distribuzione dell'acqua potabile in provincia di Agrigento e Caltanissetta potrebbe subire una stretta da qui a un mese. Gli invasi si sono svuotati, e in Sicilia già il 12 dicembre si è passati da criticità bassa, di colore giallo a criticità media, di colore arancione. Tra dieci giorni, quando tornerà a riunirsi l'Osservatorio permanente degli utilizzi idrici se non pioverà si potrebbe addirittura passare al rosso. Il caldo sopra la media e l'assenza di precipitazioni hanno aggravato un quadro che nel periodo estivo era già abbastanza critico. E a differenza delle regioni del nord la situazione in Sicilia è andata peggiorando nel corso dell'anno
Oltre al problema delle risorse per l'irrigazione dei campi, c'è alle porte una possibile emergenza per l'acqua che va nelle case. Soprattutto nel Nisseno e nell'Agrigentino. La Regione si è attivata per evitare questo scenario. Come spiega Leonardo Santoro, segretario generale dell'Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia. L'invaso del Fanaco oggi contiene meno della metà dell'acqua che aveva a dicembre dell'anno scorso. Uno scenario che riguarda quasi tutti gli invasi in Sicilia. C'è ancora qualche settimana d'autonomia ma se non pioverà a febbraio si rischiano i razionamenti. A peggiorare le cose la vetustà delle condotte per la distribuzione, dove si perde, per l'acqua potabile, dal 10 al 20 per cento della risorsa. Meno rispetto all'acqua per uso irriguo, ma tanto, troppo, in tempi di siccità.