Politica
LA "NUOVA" MAGGIORANZA STENTA A DECOLLARE TRA DIFFIDENZA E MALUMORI: DAVVERO NON E’ CAMBIATO NULLA?
In politica la situazione è oggettivamente difficile. Il clima non è serenissimo e la riconferma degli assessori potrebbe trarre in inganno l'opinione pubblica. Qualcosa...
In politica la situazione è oggettivamente difficile. Il clima non è serenissimo e la riconferma degli assessori potrebbe trarre in inganno l'opinione pubblica. Qualcosa in realtà è cambiata, sono state fatte delle scelte politiche ben precise. Del progetto civico presentato nel 2019 resta ben poco, se non la roccaforte di Una Buona Idea e gli scontenti di Un'Altra Gela. Gli alleati parlano ancora lingue diverse. È ormai una Giunta a trazione partitica. Per questo probabilmente non si arriverà alla firma del codice etico che starebbe circolando tra gli ambienti della maggioranza. I malumori ci sono e i nodi potrebbero venire a galla già durante le prossime sedute consiliari. Aver mantenuto le stesse facce non significa che non sia cambiato nulla, a partire dalla rivoluzione rifiuti. Un ambito troppo delicato, un assessorato rimasto vacante per oltre un anno. Un settore protagonista di accesi diverbi, a partire dalle tariffe tari su cui vorrebbero lavorare i civici, per abbatterle. Il sindaco ha scelto Cristian Malluzzo di Italia Viva. Non a caso un renziano, riferimento del coordinatore provinciale Giuseppe Ventura, che con l'ex sindaco Angelo Fasulo deteneva le stesse deleghe: rifiuti, sport, turismo e spettacolo. Difficile valutare adesso se Malluzzo sarà in grado di reggere questo radicale cambiamento. Greco lo ha definito il suo braccio armato che andrà ogni giorno a verificare problemi e trovare soluzioni, mentre unità Siciliana si scaglia contro la scelta dell'avvocato visto che il suo predecessore Ventura anni addietro - sostengono gli autonomisti in un post su Facebook - ha accumulato debiti e autorizzato costi aggiuntivi mentre Di Stefano, oggi vicesindaco e baluardo civico, ai tempi consigliere comunale, sbraitava dai banchi dell'aula. Ecco perché già questa pesante scelta politica potrebbe influenzare il benessere della rinata coalizione. Greco non ha mai parlato di bocciature, ma è chiaro che alcune rimodulazioni suonano come tali a partire dai lavori pubblici, tolti al civico Liardi e assegnati al tecnico, dal sapor politico visto che è stato indicato da Liberamente, Giovanni costa. Difficile valutare se quella di Giuseppe Licata possa risuonare come una promozione, ma di certo lo è politicamente con lo spazio concesso alla nuova Democrazia Cristiana. Non smuovono più di tanto gli equilibri le riconferme Di Stefano e Giordano, che in aula comunque contano tre consiglieri. Mentre fa pensare lo sradicamento della delega alla sanità alla forzista Nadia Gnoffo. Dunque non è poicosìtanto vero che non è cambiato nulla. Sul tavolo politico ci sono due importanti rimodulazioni, una privazione, un'assegnazione senza riferimenti in Consiglio Comunale, uno spazio concesso ad un gruppo da sempre ritenuto critico e un accordo che probabilmente non vedrà luce. Solo il tempo sarà in grado di rivelare se le scelte del sindaco sono quelle giuste, ma con questo clima gli sgambetti politici fra alleati sono dietro l'angolo. Il primo banco di prova sarà il bilancio consuntivo. Per Greco il primo test per verificare la stabilità della sua nuova maggioranza. Intanto il tempo scorre e parte dell'opposizione non resta a guardare con le braccia conserte. Pd e M5S sono intenzionati a costruire una coalizione forte capace, fra due anni o meno, di spodestare l'arcobaleno Greco.di Graziano Amato