La Sicilia negli scatti di Giovanni Chiaramonte, anche Gela piange il grade fotografo
Cultura
La Sicilia negli scatti di Giovanni Chiaramonte, anche Gela piange il grade fotografo
Giovanni Chiaramonte è figlio di genitori gelesi nonostante lui sia nato a Varese
E’ scomparso ieri all’età di 75 anni il protagonista della fotografia italiana e internazionale, artista concettuale, critico, curatore, docente universitario editore, Giovanni Chiaramonte. La notizia è giunta mentre è stata inaugurata a Milano la mostra da lui stesso curata “Fotografia alla carriera. Omaggio della fotografia italiana ai maestri del compasso d’oro”. Ma la notizia scuote anche la nostra città perché Giovanni Chiaramonte è figlio di genitori gelesi nonostante lui sia nato a Varese. Animato da una forte spiritualità, la fotografia per l’artista non è solo racconto e’ un viaggio interiore, meditazione, riflessione sul senso dell’esistenza. Inizia a fotografare negli anni 60, ma si afferma negli anni 80 , partecipando all’impresa fondamentale di “Viaggio in Italia”. Non si contano i libri e le mostre, legati anche a luoghi e contesti come la Sicilia, gli Stato Uniti, Gerusalemme, il volto delle città. Una fotografia siglata, non solo dal colore ma da una luce gialla ,calda pervasiva. Il mondo dell’arte e della cultura perde un gigante - dichiara il sindaco Lucio Greco - ci sentiamo orfani di un artista fotografo dal talento infinito. Sono addolorato ho avuto modo di conoscerlo e ultimamente mi aveva dato disponibilità a collaborare con la sua terra di origine.
E' scomparso ieri all'età di 75 anni il protagonista della fotografia italiana e internazionale, artista concettuale, critico, curatore, docente universitario editore, Giovanni Chiaramonte. La notizia è giunta mentre è stata inaugurata a Milano la mostra da lui stesso curata "Fotografia alla carriera. Omaggio della fotografia italiana ai maestri del compasso d'oro". Ma la notizia scuote anche la nostra città perché Giovanni Chiaramonte è figlio di genitori gelesi nonostante lui sia nato a Varese. Animato da una forte spiritualità, la fotografia per l'artista non è solo racconto e' un viaggio interiore, meditazione, riflessione sul senso dell'esistenza.
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Inizia a fotografare negli anni 60, ma si afferma negli anni 80 , partecipando all'impresa fondamentale di "Viaggio in Italia". Non si contano i libri e le mostre, legati anche a luoghi e contesti come la Sicilia, gli Stato Uniti, Gerusalemme, il volto delle città. Una fotografia siglata, non solo dal colore ma da una luce gialla ,calda pervasiva. Il mondo dell'arte e della cultura perde un gigante - dichiara il sindaco Lucio Greco - ci sentiamo orfani di un artista fotografo dal talento infinito. Sono addolorato ho avuto modo di conoscerlo e ultimamente mi aveva dato disponibilità a collaborare con la sua terra di origine.