LA STRAORDINARIETA’ DEL SITO ARCHEOLOGICO DI BITALEMI AL CENTRO DI UNA NUOVA PUBBLICAZIONE
Cultura
LA STRAORDINARIETA’ DEL SITO ARCHEOLOGICO DI BITALEMI AL CENTRO DI UNA NUOVA PUBBLICAZIONE
Una pubblicazione dedicata ad uno dei periodi d'oro dell'archeologia gelese. È stato presentato al teatro Eschilo il lavoro curato dall'autrice Marina Albertocchi, archeologa di or...
Una pubblicazione dedicata ad uno dei periodi d'oro dell'archeologia gelese. È stato presentato al teatro Eschilo il lavoro curato dall'autrice Marina Albertocchi, archeologa di origini milanesi nonché alunna di Piero Orlandini. Il corposo volume è concentrato su una parte della campagna di scavi che l'archeologo diresse a Gela tra il 1963 e il 1967 nell'aria di Bitalemi. L'approfondimento archeologico si concentra sugli eccezionali ritrovamenti del santuario, tra i più noti della Sicilia greca, dedicato al culto di Demetra. Il volume, edito dalla prestigiosa accademia dei lincei, è frutto di un lungo e meticoloso lavoro svolto dall'autrice e dai suoi collaboratori. Tanto ha influito, per la dottoressa Albertocchi, essere stata alunna di Piero Orlandini. L'archeologo era molto legato a Gela e al lavoro svolto durante i suoi anni di permanenza in città, dove visse con la famiglia. Durante la presentazione è stato letto un un emozionante pensiero inviato dai suoi figli, che per ragioni di salute non erano presenti, dedicato agli anni trascorsi a Gela. Alla presentazione erano presenti le docenti dell'università di Messina Caterina Ingoglia e Grazia spagnolo. Entrambe ebbero a che fare con gli scavi di Bitalemi e per questo hanno parlato la straordinarietà del sito. Ha aperto la presentazione l'intervento della Sovrintendente Daniela Vullo, che ha ricordato l'importanza di Bitalemi, la professionalità di Orlandini e parlato delle grandi potenzialità archeologiche gelesi. Il sito di Bitalemi oggi si presenta abbandonato all'incuria. Tra le intenzioni del Parco Archeologico c'è quella di riqualificarlo come ha spiegato il direttore Luigi Maria Gattuso.di Graziano Amato
LA STRAORDINARIETA' DEL SITO ARCHEOLOGICO DI BITALEMI AL CENTRO DI UNA NUOVA PUBBLICAZIONE
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Una pubblicazione dedicata ad uno dei periodi d'oro dell'archeologia gelese. È stato presentato al teatro Eschilo il lavoro curato dall'autrice Marina Albertocchi, archeologa di origini milanesi nonché alunna di Piero Orlandini. Il corposo volume è concentrato su una parte della campagna di scavi che l'archeologo diresse a Gela tra il 1963 e il 1967 nell'aria di Bitalemi. L'approfondimento archeologico si concentra sugli eccezionali ritrovamenti del santuario, tra i più noti della Sicilia greca, dedicato al culto di Demetra. Il volume, edito dalla prestigiosa accademia dei lincei, è frutto di un lungo e meticoloso lavoro svolto dall'autrice e dai suoi collaboratori. Tanto ha influito, per la dottoressa Albertocchi, essere stata alunna di Piero Orlandini. L'archeologo era molto legato a Gela e al lavoro svolto durante i suoi anni di permanenza in città, dove visse con la famiglia. Durante la presentazione è stato letto un un emozionante pensiero inviato dai suoi figli, che per ragioni di salute non erano presenti, dedicato agli anni trascorsi a Gela. Alla presentazione erano presenti le docenti dell'università di Messina Caterina Ingoglia e Grazia spagnolo. Entrambe ebbero a che fare con gli scavi di Bitalemi e per questo hanno parlato la straordinarietà del sito. Ha aperto la presentazione l'intervento della Sovrintendente Daniela Vullo, che ha ricordato l'importanza di Bitalemi, la professionalità di Orlandini e parlato delle grandi potenzialità archeologiche gelesi. Il sito di Bitalemi oggi si presenta abbandonato all'incuria. Tra le intenzioni del Parco Archeologico c'è quella di riqualificarlo come ha spiegato il direttore Luigi Maria Gattuso.di Graziano Amato
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