LA VIA FRANCIGENA FABARIA PASSA ANCHE DA NISCEMI ALLA SCOPERTA DEGLI ANTICHI CAMMINI DEI PELLEGRINI
Ambiente
LA VIA FRANCIGENA FABARIA PASSA ANCHE DA NISCEMI ALLA SCOPERTA DEGLI ANTICHI CAMMINI DEI PELLEGRINI
Dalla rocca della cattedrale normanna di Agrigento lungo la Costa del Mito fino a Gela e da lì verso la piana di Lentini, attraverso Niscemi e Caltagirone passando per oasi, parchi na...
Dalla rocca della cattedrale normanna di Agrigento lungo la Costa del Mito fino a Gela e da lì verso la piana di Lentini, attraverso Niscemi e Caltagirone passando per oasi, parchi naturali, la bellezza del Mediterraneo ed il profilo rassicurante dell'Etna. Viene denominata via francigena Fabaria, un cammino in tre tappe con diverse varianti per camminatori esperti e non. Dal 2018, quando fu costituito il comitato della via Fabaria, ad oggi, il percorso è stato reso sempre più sicuro e percorribile e sta attirando anno dopo anno sempre più appassionati e pellegrini, la maggior parte siciliani ma molti provenienti anche dal resto d'Italia e d'Europa. Per Gela e Niscemi la via francigena rappresenta un'incredibile opportunità di turismo come ha spiegato Davide pepi componente del comitato e coordinatore dell'area di Niscemi che di recente ha fatto conoscere la via Fabaria anche fuori dalla Sicilia partecipando a delle fiere a tema a Milano e Torino. Un percorso composto di oltre 300 km di magnifici sentieri che lambiscono il mare, gli splendidi terreni collinari e le montagne siciliane e che si immerge nelle bellezze storico naturalistiche dalla piana di Gela al Castelluccio federiciano passando per necropoli del Disueri e per i musei di Gela e Niscemi per i luoghi della seconda guerra mondiale ma anche i mostri che l'uomo ha saputo evocare nel corso del tempo, il petrolchimico Eni di Gela, il cemento, il Muos e le serre che coprono distese infinite in aree dove prima la natura era incontaminata.di Stefano Blanco
Dalla rocca della cattedrale normanna di Agrigento lungo la Costa del Mito fino a Gela e da lì verso la piana di Lentini, attraverso Niscemi e Caltagirone passando per oasi, parchi naturali, la bellezza del Mediterraneo ed il profilo rassicurante dell'Etna. Viene denominata via francigena Fabaria, un cammino in tre tappe con diverse varianti per camminatori esperti e non. Dal 2018, quando fu costituito il comitato della via Fabaria, ad oggi, il percorso è stato reso sempre più sicuro e percorribile e sta attirando anno dopo anno sempre più appassionati e pellegrini, la maggior parte siciliani ma molti provenienti anche dal resto d'Italia e d'Europa. Per Gela e Niscemi la via francigena rappresenta un'incredibile opportunità di turismo come ha spiegato Davide pepi componente del comitato e coordinatore dell'area di Niscemi che di recente ha fatto conoscere la via Fabaria anche fuori dalla Sicilia partecipando a delle fiere a tema a Milano e Torino. Un percorso composto di oltre 300 km di magnifici sentieri che lambiscono il mare, gli splendidi terreni collinari e le montagne siciliane e che si immerge nelle bellezze storico naturalistiche dalla piana di Gela al Castelluccio federiciano passando per necropoli del Disueri e per i musei di Gela e Niscemi per i luoghi della seconda guerra mondiale ma anche i mostri che l'uomo ha saputo evocare nel corso del tempo, il petrolchimico Eni di Gela, il cemento, il Muos e le serre che coprono distese infinite in aree dove prima la natura era incontaminata.di Stefano Blanco