Cronaca
L’agguato di via Venezia a Gela, i due indagati si difendono. Liardo sostiene che quel giorno era in Calabria
Liardo e Peritore hanno rigettato le accuse
Si dicono estranei al tentato omicidio consumato il 23 agosto scorso in via Venezia ai danni dei fratelli Salvatore ed Ornella Azzarelli, Michael Nicolas Liardo e Giuseppe Peritore, i due giovani di 19 e 20 anni arrestati ieri dagli agenti del locale commissariato e da quelli della Squadra Mobile di Caltanissetta su in esecuzione di un ordine d'arresto spiccato dal Gip di Caltanissetta su richiesta dei magistrati della Dda. I due indagati, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, hanno negato il loro coinvolgimento al tentato omicidio e, uno di loro, ha detto al Gip di avere anche un alibi di ferro per quel giorno.
È il caso di Liardo il quale, nel respingere le accuse che gli vengono contestate, ha detto che il giorno in cui si registrò il tentato omicidio, si trovava in Calabria. Il giovane (assistito dagli avvocati Flavio Sinatra e Davide Limoncello) a sostegno della veridicità del suo racconto, ha sottolineato di avere dei testimoni che possono confermare la sua versione. Ed ha respinto gli addebiti anche Peritore (difeso dall'avvocato Carmelo Tuccio) che al Gip ha riferito di essere totalmente estraneo aI fatti.