L’amore per la vita attraverso l’arte nella personale di Maria Toniacci inaugurata ieri
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L’amore per la vita attraverso l’arte nella personale di Maria Toniacci inaugurata ieri
Esprimere l'amore per la vita attraverso l'arte, per dire "Io ci sono" nonostante la disabilità. Con questo mantra nasce "Dai tuoi occhi", la personale d'arte i...
Esprimere l'amore per la vita attraverso l'arte, per dire "Io ci sono" nonostante la disabilità. Con questo mantra nasce "Dai tuoi occhi", la personale d'arte inaugurata ieri all'ex chiesetta San Giovanni, che raccoglie le opere di Maria assunta toniacci, una giovane mamma umbra, a cui nel 2009,a 41 anni, è stata diagnosticata la SLA. Una donna che davanti al bivio, arrendersi o combattere, ha deciso di cambiare vita. Una scelta che si è scontrata con la progressione della malattia neurodegenerativa, fino al 2020, quando Maria ha conosciuto Elena, insegnante di disegno affetta da atrofia muscolare spinale, che le ha insegnato a dipingere attraverso un software grafico che sfrutta la sua attività muscolare residua e i suoi occhi attraverso un puntatore oculare. È stato l'artista Giovanni Iudice ad aprire ufficialmente l'esposizione. L'iniziativa ha l'obbiettivo di coniugare arte, ricerca e tecnologia per dare voce e forma alle passioni che possono migliorare la qualità della vita di chi soffre. L'inaugurazione della mostra ha aperto una tre giorni di iniziative che culmineranno domani. A Gela ieri, da Siracusa, è arrivato anche Giuseppe, affetto da SLA, legato, insieme alla sua famiglia, a Giacomo Giurato da un indissolubile raporto affettivo. L'iniziativa coinvolge l'Adocess, l'Aism, il Coro Polifonico Perfetta Letizia, Obbiettivo Famiglia e il Comune di Gela.di Graziano Amato
Esprimere l'amore per la vita attraverso l'arte, per dire "Io ci sono" nonostante la disabilità. Con questo mantra nasce "Dai tuoi occhi", la personale d'arte inaugurata ieri all'ex chiesetta San Giovanni, che raccoglie le opere di Maria assunta toniacci, una giovane mamma umbra, a cui nel 2009,a 41 anni, è stata diagnosticata la SLA. Una donna che davanti al bivio, arrendersi o combattere, ha deciso di cambiare vita. Una scelta che si è scontrata con la progressione della malattia neurodegenerativa, fino al 2020, quando Maria ha conosciuto Elena, insegnante di disegno affetta da atrofia muscolare spinale, che le ha insegnato a dipingere attraverso un software grafico che sfrutta la sua attività muscolare residua e i suoi occhi attraverso un puntatore oculare. È stato l'artista Giovanni Iudice ad aprire ufficialmente l'esposizione. L'iniziativa ha l'obbiettivo di coniugare arte, ricerca e tecnologia per dare voce e forma alle passioni che possono migliorare la qualità della vita di chi soffre. L'inaugurazione della mostra ha aperto una tre giorni di iniziative che culmineranno domani. A Gela ieri, da Siracusa, è arrivato anche Giuseppe, affetto da SLA, legato, insieme alla sua famiglia, a Giacomo Giurato da un indissolubile raporto affettivo. L'iniziativa coinvolge l'Adocess, l'Aism, il Coro Polifonico Perfetta Letizia, Obbiettivo Famiglia e il Comune di Gela.di Graziano Amato