L’ANNO SI APRE TRA INSIDIE E INCERTEZZE CON LA MOZIONE DI SFIDUCIA CHE CONTINUA A TENERE BANCO
Politica
L’ANNO SI APRE TRA INSIDIE E INCERTEZZE CON LA MOZIONE DI SFIDUCIA CHE CONTINUA A TENERE BANCO
Per l'amministrazione Greco l'anno si apre fra incognite e insidie. L'attuale crisi finanziaria ha complicato un periodo già colmo di incertezze politiche. In mancanza di dati ogge...
Per l'amministrazione Greco l'anno si apre fra incognite e insidie. L'attuale crisi finanziaria ha complicato un periodo già colmo di incertezze politiche. In mancanza di dati oggettivi, verifiche e pareri è ancora presto per dire se il comune uscirà dall'impasse in cui si è cacciato. Ci vorranno altre settimane per capire se il dirigente ad interim Loredana Patti, insieme ai consulenti e al commissario incaricati, riusciranno ad evitare il dissesto finanziario. Una crisi nella crisi per il sindaco Lucio Greco iniziata all'indomani del parere negativo dei revisori allo schema di bilancio approvato dalla giunta. Da quel momento dubbi e incertezze hanno investito maggioranza, solo teorica e poco numerica, e opposizione, raffrenando rapporti di fiducia già deboli. Le prossime scelte dovranno passare inevitabilmente dal Consiglio Comunale dove c'è una parte di opposizione (riconducibile ai progressisti fondamentalmente) che resta a guardare le mosse dell'amministrazione e una parte che spinge per sfiduciare Lucio Greco formata da: PD, Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. La mozione di sfiducia è ancora depositata sul tavolo della Presidenza del Consiglio. Le firme sono nove. La decima, quella del meloniano Giuseppe Caruso, dovrebbe seguire un processo di convalida più complesso. Dopodiché in aula potrebbe arrivare la resa dei conti. Potrebbero volerci ancora dei giorni. Sfiducia e novità in materia finanziaria potrebbero essere discussi nello stesso arco temporale. Questo potrebbe permettere anche a qualche pro Greco di prendere eventuali decisioni drastiche. "Una buona idea", che nell'ultimo periodo ha preso le distanze dalle scelte del sindaco e criticato fortemente le iniziative del dirigente al bilancio, al momento lo esclude. Una cosa è certa. In caso di dissesto finanziario, che potrebbe portare avanti un commissario burocrate incaricato dalla Regione, con o senza sfiducia, il prossimo Sindaco di Gela siederà su una poltrona spinosa.di Graziano Amato
Per l'amministrazione Greco l'anno si apre fra incognite e insidie. L'attuale crisi finanziaria ha complicato un periodo già colmo di incertezze politiche. In mancanza di dati oggettivi, verifiche e pareri è ancora presto per dire se il comune uscirà dall'impasse in cui si è cacciato. Ci vorranno altre settimane per capire se il dirigente ad interim Loredana Patti, insieme ai consulenti e al commissario incaricati, riusciranno ad evitare il dissesto finanziario. Una crisi nella crisi per il sindaco Lucio Greco iniziata all'indomani del parere negativo dei revisori allo schema di bilancio approvato dalla giunta. Da quel momento dubbi e incertezze hanno investito maggioranza, solo teorica e poco numerica, e opposizione, raffrenando rapporti di fiducia già deboli. Le prossime scelte dovranno passare inevitabilmente dal Consiglio Comunale dove c'è una parte di opposizione (riconducibile ai progressisti fondamentalmente) che resta a guardare le mosse dell'amministrazione e una parte che spinge per sfiduciare Lucio Greco formata da: PD, Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. La mozione di sfiducia è ancora depositata sul tavolo della Presidenza del Consiglio. Le firme sono nove. La decima, quella del meloniano Giuseppe Caruso, dovrebbe seguire un processo di convalida più complesso. Dopodiché in aula potrebbe arrivare la resa dei conti. Potrebbero volerci ancora dei giorni. Sfiducia e novità in materia finanziaria potrebbero essere discussi nello stesso arco temporale. Questo potrebbe permettere anche a qualche pro Greco di prendere eventuali decisioni drastiche. "Una buona idea", che nell'ultimo periodo ha preso le distanze dalle scelte del sindaco e criticato fortemente le iniziative del dirigente al bilancio, al momento lo esclude. Una cosa è certa. In caso di dissesto finanziario, che potrebbe portare avanti un commissario burocrate incaricato dalla Regione, con o senza sfiducia, il prossimo Sindaco di Gela siederà su una poltrona spinosa.di Graziano Amato