L´AREA PROGRESSISTA DELL´OPPOSIZIONE CI RIPENSA E CEDE SUL FRONTE DELLA SFIDUCIA
Politica
L´AREA PROGRESSISTA DELL´OPPOSIZIONE CI RIPENSA E CEDE SUL FRONTE DELLA SFIDUCIA
Cede il fronte della sfiducia. Il passo indietro arriva dai consiglieri dell´area progressista dell'opposizione. Virginia Farruggia del M5S, Alessandra Ascia del gruppo Rinnova e l&ac...
Cede il fronte della sfiducia. Il passo indietro arriva dai consiglieri dell´area progressista dell'opposizione. Virginia Farruggia del M5S, Alessandra Ascia del gruppo Rinnova e l´indipendente Paola Giudice vogliono che il centrodestra faccia chiarezza. "Non si può non rilevare come in città DC, MPA e Forza Italia governino accanto al Sindaco Greco - si legge in una nota - mentre Fratelli d'Italia e Lega siano all'opposizione. Questa spaccatura impone una riflessione sul modo in cui il Governo regionale, e anche nazionale, guardino a Gela e alla sua credibilità politica. Le consigliere non firmeranno il documento già depositato all'ufficio di Presidenza. La mozione, a questo punto, dovrà essere trainata dalla destra di minoranza insieme al Pd. Anche per questo le tre consigliere hanno scelto di fare un passo indietro. Considerano ambiguo il comportamento del Partito Democratico che, dopo aver aver sostenuto l'elezione del Sindaco Greco, sceglie di firmare la sfiducia. Secondo le consigliere la mozione di sfiducia è "un atto che va ben misurato perché implica, poi, una scelta politica da parte della regione sulla gestione commissariale. Gestione di cui non si intravede una direzione Chiara a vantaggio dei cittadini considerando la spaccatura locale del Centrodestra. Chi afferma il contrario punta ad una sfiducia al buio e sta solo cercando facili posizionamenti politico elettorali - scrivono ancora - basati su strumentalizzazioni evidenti, nascondendo, probabilmente, dietro il sostegno a questa mozione alleanze già confezionate contro l'interesse dei cittadini."di Graziano Amato
Cede il fronte della sfiducia. Il passo indietro arriva dai consiglieri dell´area progressista dell'opposizione. Virginia Farruggia del M5S, Alessandra Ascia del gruppo Rinnova e l´indipendente Paola Giudice vogliono che il centrodestra faccia chiarezza. "Non si può non rilevare come in città DC, MPA e Forza Italia governino accanto al Sindaco Greco - si legge in una nota - mentre Fratelli d'Italia e Lega siano all'opposizione. Questa spaccatura impone una riflessione sul modo in cui il Governo regionale, e anche nazionale, guardino a Gela e alla sua credibilità politica. Le consigliere non firmeranno il documento già depositato all'ufficio di Presidenza. La mozione, a questo punto, dovrà essere trainata dalla destra di minoranza insieme al Pd. Anche per questo le tre consigliere hanno scelto di fare un passo indietro. Considerano ambiguo il comportamento del Partito Democratico che, dopo aver aver sostenuto l'elezione del Sindaco Greco, sceglie di firmare la sfiducia. Secondo le consigliere la mozione di sfiducia è "un atto che va ben misurato perché implica, poi, una scelta politica da parte della regione sulla gestione commissariale. Gestione di cui non si intravede una direzione Chiara a vantaggio dei cittadini considerando la spaccatura locale del Centrodestra. Chi afferma il contrario punta ad una sfiducia al buio e sta solo cercando facili posizionamenti politico elettorali - scrivono ancora - basati su strumentalizzazioni evidenti, nascondendo, probabilmente, dietro il sostegno a questa mozione alleanze già confezionate contro l'interesse dei cittadini."di Graziano Amato