Gela, lavori di riqualificazione di via Venezia al palo: protestano i commercianti
Politica
Gela, lavori di riqualificazione di via Venezia al palo: protestano i commercianti
I commercianti di via Venezia sul piede di guerra contro i lavori di riqualificazione di un tratto della strada
I commercianti di via Venezia sul piede di guerra contro i lavori di riqualificazione di un tratto di via Venezia, quello compreso tra la rotatoria con via Butera e il cavalcavia, finanziati con 2 milioni del Patto per il Sud e iniziati da qualche settimana. Ieri pomeriggio sono scesi letteralmente in strada per cercare di fermare il cantiere che intorno all'ora di pranzo, quando le loro attività erano chiuse, la ditta appaltatrice ha delineato con alcune transenne. Gli esercenti hanno anche allertato la Polizia Municipale che, giunta sul posto, ha constatato che i lavori erano iniziati in assenza di un'ordinanza comunale. Cosi, gli operai sono stati costretti a rimuovere le reti metalliche e l'azienda è stata anche multata per aver violato un articolo del codice stradale. Per i negozianti oltre il danno si è presentata la beffa visto che poco più di una settimana fa, al culmine di un incontro con l'amministrazione, gli era stato garantito che i lavori avrebbero subito lo stop di un mese, per capire se è possibile effettuare delle modificare al progetto che ritengono inadeguato. Se il sindaco e il dirigente ai Lavori Pubblici, dopo aver incontrato i commercianti, hanno aperto a possibili modifiche del progetto, dall'assessore Romina Morselli è arrivato un categorico no. Una vicenda che, secondo voci di corridoio, avrebbe addirittura fatto calare il gelo tra il sindaco e il membro della sua giunta. Alcuni lavori di riqualificazione sono stati già completati nel tratto della rotatoria con via Licata e anche in quel caso non sono mancate le polemiche dei negozianti. Esercenti e residenti della zona oggetto dell'attuale intervento non indietreggiano e si oppongono contro il progetto che, secondo la loro opinione, presenta troppe criticità. Questa mattina nessuna ordinanza è stata firmata e il cantiere è rimasto fermo. Un secco no arriva anche dal comitato di quartiere, pronto a rivolgersi al Tar senza escludere un esposto in Procura.di Graziano Amato
I commercianti di via Venezia sul piede di guerra contro i lavori di riqualificazione di un tratto di via Venezia, quello compreso tra la rotatoria con via Butera e il cavalcavia, finanziati con 2 milioni del Patto per il Sud e iniziati da qualche settimana. Ieri pomeriggio sono scesi letteralmente in strada per cercare di fermare il cantiere che intorno all'ora di pranzo, quando le loro attività erano chiuse, la ditta appaltatrice ha delineato con alcune transenne. Gli esercenti hanno anche allertato la Polizia Municipale che, giunta sul posto, ha constatato che i lavori erano iniziati in assenza di un'ordinanza comunale.
Advertising
Cosi, gli operai sono stati costretti a rimuovere le reti metalliche e l'azienda è stata anche multata per aver violato un articolo del codice stradale. Per i negozianti oltre il danno si è presentata la beffa visto che poco più di una settimana fa, al culmine di un incontro con l'amministrazione, gli era stato garantito che i lavori avrebbero subito lo stop di un mese, per capire se è possibile effettuare delle modificare al progetto che ritengono inadeguato. Se il sindaco e il dirigente ai Lavori Pubblici, dopo aver incontrato i commercianti, hanno aperto a possibili modifiche del progetto, dall'assessore Romina Morselli è arrivato un categorico no.
Advertising
Una vicenda che, secondo voci di corridoio, avrebbe addirittura fatto calare il gelo tra il sindaco e il membro della sua giunta. Alcuni lavori di riqualificazione sono stati già completati nel tratto della rotatoria con via Licata e anche in quel caso non sono mancate le polemiche dei negozianti. Esercenti e residenti della zona oggetto dell'attuale intervento non indietreggiano e si oppongono contro il progetto che, secondo la loro opinione, presenta troppe criticità. Questa mattina nessuna ordinanza è stata firmata e il cantiere è rimasto fermo. Un secco no arriva anche dal comitato di quartiere, pronto a rivolgersi al Tar senza escludere un esposto in Procura.di Graziano Amato