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LE SCUOLE DOVREBBERO RIACCOGLIERE TUTTI MA I DIRIGENTI NON SI SENTONO PRONTI A RIAPRIRE

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LE SCUOLE DOVREBBERO RIACCOGLIERE TUTTI MA I DIRIGENTI NON SI SENTONO PRONTI A RIAPRIRE

Sono giorni caldi per i dirigenti scolastici di Gela e non solo. A quanto pare, salvo incredibili dietrofront, giovedì migliaia di alunni ritorneranno a frequentare la scuola in prese...

Stefano Blanco

18 Gennaio 2022 13:48

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Sono giorni caldi per i dirigenti scolastici di Gela e non solo. A quanto pare, salvo incredibili dietrofront, giovedì migliaia di alunni ritorneranno a frequentare la scuola in presenza. Inizialmente era lo scenario che molti auspicavano, anzi, la stragrande maggioranza delle famiglie e degli studenti speravano che la didattica a distanza non venisse prorogata, ad oggi, però questo rientro a metà settimana con il numero di contagi ancora alto, soprattutto tra le fasce di età più giovani, spaventa i dirigenti scolastici che sono stati costretti a sobbarcarsi responsabilità più sanitarie che didattiche. Le principali preoccupazioni che attanagliano i presidi riguardano l'imprevedibilità di questa situazioni, infatti, ogni singolo caso potrebbe creare un seguito tra le classi e le famiglie che ricadrebbe poi sulle spalle dei dirigenti. Mettiamo caso che un bambino risulti a contatto ravvicinato di un positivo, sempre dando per scontato che la famiglia lo comunichi tempestivamente, il dirigente dovrebbe decidere se mettere in DAD l'intera classe o solo l'alunno, un responsabilità non indifferente, a monte di un iter per nulla chiaro. L'ASP territoriale in merito ribadisce che la situazione è sotto controllo, seppure l'ultimo dato noto confermava un trend negativo negli ambienti scolastici con circa il 20% dei positivi che proveniva proprio dalle scuole. Da allora difficile capire cosa sia successo considerando che la curva non si è piegata e che l'azienda sanitaria ha smesso di rendere noti i dati. Una poca trasparenza che amplifica le preoccupazioni del mondo scolastico.di Stefano Blanco

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