LE SUPERSTIZIONI NON SPAVENTANO PIÙ NEMMENO NEL GIORNO CONSIDERATO PIÙ SFORTUNATO
Cultura
LE SUPERSTIZIONI NON SPAVENTANO PIÙ NEMMENO NEL GIORNO CONSIDERATO PIÙ SFORTUNATO
Ogni anno nel calendario compaiono sempre un paio di giorni in cui secondo molti bisognerebbe stare allerta, giorni dalla sfortuna intrinseca che portano con se cattivi auspici. Oggi venerd&...
Ogni anno nel calendario compaiono sempre un paio di giorni in cui secondo molti bisognerebbe stare allerta, giorni dalla sfortuna intrinseca che portano con se cattivi auspici. Oggi venerdì 13 gennaio è uno di questi. C'è da dire che il numero sfortunato per antonomasia in Italia è il 17 ma nel resto del mondo le cose sono leggermente diverse. Diventato celebre per film cult come appunto "Venerdì 13" l'associazione numerologica negativa si attribuisce tradizionalmente anche per il numero dei partecipanti nell'ultima cena, da cui sarebbe scaturita la consuetudine di evitare banchetti di tredici persone. Così come il numero tredici o il diciassette tanti altri simboli portano con sé, secondo le leggende tramandate da generazione in generazione, fortuna o sfortuna a volte di breve durata altre che dura per anni.In passato era la normalità scacciare o addirittura uccidere i gatti neri solo perché si pensava fossero vicini al demonio o quanti di noi tendono ad evitare di passare sotto una scala a pioli, di aprire gli ombrelli dentro casa o temono il peggio quando rompono uno specchio. Tutte superstizioni più o meno radicate nella vita di tutti noi. Oggi però queste superstizioni stanno perdendo mordente e pare che molti gelesi non temano più la sfortuna soprattutto i più giovani. Poi ci sono quelle superstizioni tutte siciliane, gettare il sale alle spalle quando ti cade dell'olio o il famoso peperoncino porta fortuna.Che crediamo alla sfortuna o meno tutti abbiamo le nostre superstizioni, c'è chi mette una maglia particolare prima di un esame o chi si siede sempre allo stesso posto quando gioca la sua squadra del cuore tutte azioni apparentemente irrazionali ma che ci fanno dormire sonni tranquilli.di Stefano Blanco
LE SUPERSTIZIONI NON SPAVENTANO PIÙ NEMMENO NEL GIORNO CONSIDERATO PIÙ SFORTUNATO
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Ogni anno nel calendario compaiono sempre un paio di giorni in cui secondo molti bisognerebbe stare allerta, giorni dalla sfortuna intrinseca che portano con se cattivi auspici. Oggi venerdì 13 gennaio è uno di questi. C'è da dire che il numero sfortunato per antonomasia in Italia è il 17 ma nel resto del mondo le cose sono leggermente diverse. Diventato celebre per film cult come appunto "Venerdì 13" l'associazione numerologica negativa si attribuisce tradizionalmente anche per il numero dei partecipanti nell'ultima cena, da cui sarebbe scaturita la consuetudine di evitare banchetti di tredici persone. Così come il numero tredici o il diciassette tanti altri simboli portano con sé, secondo le leggende tramandate da generazione in generazione, fortuna o sfortuna a volte di breve durata altre che dura per anni.In passato era la normalità scacciare o addirittura uccidere i gatti neri solo perché si pensava fossero vicini al demonio o quanti di noi tendono ad evitare di passare sotto una scala a pioli, di aprire gli ombrelli dentro casa o temono il peggio quando rompono uno specchio. Tutte superstizioni più o meno radicate nella vita di tutti noi. Oggi però queste superstizioni stanno perdendo mordente e pare che molti gelesi non temano più la sfortuna soprattutto i più giovani. Poi ci sono quelle superstizioni tutte siciliane, gettare il sale alle spalle quando ti cade dell'olio o il famoso peperoncino porta fortuna.Che crediamo alla sfortuna o meno tutti abbiamo le nostre superstizioni, c'è chi mette una maglia particolare prima di un esame o chi si siede sempre allo stesso posto quando gioca la sua squadra del cuore tutte azioni apparentemente irrazionali ma che ci fanno dormire sonni tranquilli.di Stefano Blanco
LE SUPERSTIZIONI NON SPAVENTANO PIÙ NEMMENO NEL GIORNO CONSIDERATO PIÙ SFORTUNATO
