Scuola
Liceo del Made in Italy, cosa si studia e quali sbocchi offre: da oggi iscrizioni anche a Gela
Nasce per formare ambasciatori della bellezza italiana nel mondo
Da oggi, martedì 23 gennaio ci si potrà iscrivere anche al Liceo del Made in Italy: il percorso sarà disponibile in 92 scuole, con una spiccata concentrazione nel Sud Italia. Una sede anche a Gela al liceo Classico Eschilo. A guidare la classifica delle regioni in cui ve ne sono di più è, infatti, la Sicilia con 17. Dal sottosegretario all'Istruzione Paola Frassinetti tutte le informazioni su questo nuovo percorso di studi. Si tratta di un nuovo indirizzo liceale pensato per "formare i giovani a diventare una classe dirigente con competenze e capacità di visione nella promozione e valorizzazione delle nostre eccellenze a livello globale". Così ne descrive gli obiettivi il sottosegretario del Ministero dell'Istruzione e del Merito, intervistata dal portale Skuola.net. Fin dalla passata legislatura, come deputata, Paola Frassinetti si è infatti prodigata per la nascita di questo nuovo liceo.
"Nasce per formare ambasciatori della bellezza italiana nel mondo, in grado non soltanto di farla conoscere e apprezzare, ma anche di difenderla. Una nuova classe dirigente con il compito di promuovere e valorizzare le nostre eccellenze a livello globale. Chi uscirà dal Liceo del Made in Italy non solo avrà la possibilità di sostenere settori vitali per l'economia italiana, ma potrà contribuire alla conservazione e alla diffusione di un patrimonio culturale unico nel suo genere. Gli studenti dei primi due anni di studio affronteranno sia discipline umanistiche sia giuridiche, con un particolare accento sulle aree STEM, ossia scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Le ore di insegnamento varieranno, con 132 ore dedicate alla lingua e letteratura italiana e 99 ore riservate a materie come diritto, lingua straniera, storia, geografia, economia politica, matematica e informatica.
In questo modo, gli alunni riceveranno una formazione completa che spazia dalle prospettive storico-geografiche, artistiche e culturali dell'Italia, fino a una solida preparazione in ambiti come economia, diritto e tecnologia. In questo primo anno il liceo del Made in Italy avrà caratteristiche sperimentali ed è ovvio che solo con un buon orientamento si avrà la possibilità di far conoscere questa nuova scuola. Sicuramente fornirà una preparazione completa abbracciando, come detto, sia le discipline umanistiche che le materie STEM, con l'obiettivo di sostenere e promuovere le eccellenze italiane, la creatività e l'imprenditorialità. È prevista anche un'interazione con il mondo aziendale, attraverso la Fondazione "Imprese e Competenze per il Made in Italy", prevista dal Ddl Made in Italy, che agirà come ponte tra il liceo e l'impresa, per facilitare l'accesso al lavoro di giovani formati per affrontare le sfide globali con competenza e visione. Saranno rafforzati sia i progetti di internazionalizzazione sia i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento (PCTO), legandoli il più possibile al tessuto economico-produttivo del territorio. Il Liceo del Made in Italy è ideale per studenti con una passione per la cultura e l'innovazione italiana, per coloro che sono entusiasti di fare un percorso che li porti a diventare esperti nella promozione delle eccellenze italiane. Le potenzialità del Made in Italy sono straordinarie e imparare a comprenderle è una prospettiva importante per il futuro dei giovani. Posso quindi dire che questo liceo si rivolge potenzialmente a una vasta platea di studenti offrendo una formazione che prepara i giovani a comprendere e promuovere il potenziale del Made in Italy". "Stiamo parlando di un liceo, quindi si presume che chi sceglie questa scuola voglia poi continuare a formarsi in un percorso di studi post - diploma, ma ciò non toglie la possibilità di affacciarsi già col diploma nel mondo del lavoro o di scegliere un percorso professionalizzante più specifico attraverso gli ITS Academy. C'è una grande trasversalità, dal Diritto alla Comunicazione. Sono molte le strade possibili, perché questo liceo vuole avere la grande capacità di preparare gli studenti per sostenere la nostra economia e per la nostra cultura. È più una risposta all'esigenza di formare i giovani a diventare una classe dirigente con competenze e capacità di visione nella promozione e valorizzazione delle nostre eccellenze a livello globale. Per una formazione tecnico-pratica esistono gli istituti tecnico-professionali e con la riforma dei 4 anni più 2 si va proprio a collegare di più la scuola con il lavoro e con la richiesta di competenze tecnico-pratiche, così come chiesto a gran voce da territori e dal mondo produttivo".