L’oncologo si ammala, saltano 18 chemioterapie a Sciacca. L’Asp: "Stiamo provvedendo"
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L’oncologo si ammala, saltano 18 chemioterapie a Sciacca. L’Asp: "Stiamo provvedendo"
Non è la prima volta che accade
Disagi sono stati segnalati stamattina dai pazienti oncologici in cura presso l’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, dove ad operare è solo un medico che esercita anche la funzione di primario. Stamattina il medico non ha potuto raggiungere il luogo di lavoro perché malato. Sono saltate, così, 18 chemioterapie e almeno 15 visite ambulatoriali programmate, concentrate tutte nella sua agenda degli appuntamenti. I pazienti sono stati invitati a tornare a casa perché le prestazioni sono slittate e protestano: «Non è la prima volta che accade, il medico ce la mette tutta, ma non può fare miracoli, pure lui è un essere umano», ha detto uno di loro. La indisponibilità di oncologi in numero sufficiente al Giovanni Paolo II nelle settimane scorse è stata fronteggiata dalla direzione dell’Asp di Agrigento con un ordine di servizio di mobilità di altri medici, tra quelli che operano negli ospedali di Agrigento e Canicattì, al fine di coprire momentaneamente le carenze a Sciacca con turni appositi, ma solo tre giorni alla settimana. Al momento questo provvedimento è stato sospeso.
Disagi sono stati segnalati stamattina dai pazienti oncologici in cura presso l'ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, dove ad operare è solo un medico che esercita anche la funzione di primario. Stamattina il medico non ha potuto raggiungere il luogo di lavoro perché malato. Sono saltate, così, 18 chemioterapie e almeno 15 visite ambulatoriali programmate, concentrate tutte nella sua agenda degli appuntamenti. I pazienti sono stati invitati a tornare a casa perché le prestazioni sono slittate e protestano: «Non è la prima volta che accade, il medico ce la mette tutta, ma non può fare miracoli, pure lui è un essere umano», ha detto uno di loro.
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La indisponibilità di oncologi in numero sufficiente al Giovanni Paolo II nelle settimane scorse è stata fronteggiata dalla direzione dell'Asp di Agrigento con un ordine di servizio di mobilità di altri medici, tra quelli che operano negli ospedali di Agrigento e Canicattì, al fine di coprire momentaneamente le carenze a Sciacca con turni appositi, ma solo tre giorni alla settimana. Al momento questo provvedimento è stato sospeso.