Attualità
L’ospedale di Tivoli e quello di Gela tra i peggiori d’Italia. Il direttore sanitario: "Servono nuovi fondi per ristrutturare il nosocomio"
L'ospedale di Gela ha bisogno di interventi urgenti
L‘ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli era finito tra i ‘peggiori', insieme ad altre strutture sanitarie pubbliche, nel monitoraggio del Programma nazionale esiti (Pne) edizione 2023 dell'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Il lavoro di Agenas ha fotografato la performance degli ospedali del Ssn nel 2022. E proprio l'ospedale di Tivoli era finito tra quelli con indicatori negativi, in particolare nell'area osteomuscolare, nefrologia e chirurgia generale. La struttura tiburtina era quindi stata inserita con altre 8 tra i ‘peggiori' rispetto alle altre monitorare. Sono ospedali che più volte hanno fatto registrare standard di qualità molto bassi. Insieme al San Giovanni Evangelista: l'Umberto I di Nocera Inferiore, il Luigi Curto di Polla e l'Immacolata di Sapri; il Vittorio Emanuele di Gela e il Cervello di Palermo; Stabilimento Ospedaliero di Sanremo; Ss. Pietro e Paolo di Borgosesia.
Ma va anche detto che ben 436 strutture italiane sono risultati ‘non classificabili', perché hanno avuto un livello di attività così bassa che non è stato possibile valutarle. Probabilmente quindi gli otto non sono i peggiori, anzi. Il direttore sanitario Alfonso Cirrone Cipolla, afferma che occorre mobilitarci per trovare fondi da destinare al nostro presidio, coinvolgendo gli esponenti politici regionali e nazionali, il sindaco, e l'Asp per quello che riguarda l' assessorato alla Salute sul tema. La nostra struttura ha bisogno di interventi strutturali interni (impiantistica vecchia e obsoleta) e prospetti esterni ( pericolanti e fatiscenti).