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L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Gela al G7 sulla disabilità

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L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Gela al G7 sulla disabilità

Presente Francesco D'Izzia, un giovane con disabilità visiva

Redazione

24 Ottobre 2024 13:00

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Dal 14 al 16 ottobre, Assisi e Solfagnano hanno ospitato un evento di rilevanza internazionale: il G7 sulla disabilità. Questo incontro ha riunito rappresentanti di governo e persone con disabilità provenienti da diversi paesi, tutti uniti dall'obiettivo di costruire una società più inclusiva. Durante i tre giorni, si sono succeduti momenti di confronto e testimonianze toccanti, che hanno messo in luce non solo le difficoltà quotidiane che affrontano le persone con disabilità, ma anche il loro straordinario potenziale, spesso inespresso.

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Uno dei momenti centrali dell'evento è stata la firma della Carta di Solfagnano, un impegno concreto da parte dei ministri partecipanti per promuovere politiche di inclusione che spaziano dall'accesso ai servizi essenziali fino all'integrazione nel mondo del lavoro. Le esperienze condivise dai partecipanti hanno dimostrato quanto sia necessario un cambio di paradigma: non più parlare di "limiti", ma di opportunità e abilità diverse.

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Noi dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti eravamo presenti, portando con noi Francesco D'Izzia, un giovane con disabilità visiva e un grande desiderio di affermarsi sia nel contesto sociale che in quello lavorativo. La sua presenza è stata simbolica di una generazione di giovani che, nonostante le difficoltà, non smette di lottare per costruire il proprio futuro. Francesco, con la sua determinazione, è l'esempio di come l'inclusione non debba rimanere un concetto astratto, ma trasformarsi in concrete opportunità lavorative e di crescita personale. Questo G7 rappresenta un punto di svolta. Deve essere l'inizio di un percorso che porti le istituzioni a considerare la disabilità non come una barriera, ma come una condizione che, con il giusto sostegno, può essere superata. Perché il vero cambiamento parte dal garantire a questi ragazzi il diritto di trovare il proprio posto nella società, permettendo loro di contribuire al progresso comune. L'evento si conclude con una promessa: fare in modo che le parole si traducano in azioni, affinché nessuno resti indietro. Questo G7 è solo l'inizio di una lunga strada verso un futuro più inclusivo e accessibile per tutti.

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