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Fuochi d’artificio garantiti per la festa della Patrona di Gela: rimane l’incognita luminarie

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Fuochi d’artificio garantiti per la festa della Patrona di Gela: rimane l’incognita luminarie

La famiglia Brunetti si è messa a disposizione per lo spettacolo pirotecnico

Graziano Amato

04 Settembre 2023 12:35

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A quattro giorni dalla festa patronale in onore a Maria Santissima dell'Alemanna si sa soltanto che la famiglia Brunetti si è messa a disposizione per finanziare lo spettacolo pirotecnico. Un gesto d'amore verso la città - fanno sapere - ma anche un modo per ringraziare la Madonna per una grazia ricevuta esattamente 30 anni fa. Intanto, in città, cresce il malcontento per la totale assenza delle luminarie che negli anni precedenti venivano già montate alla fine di agosto.

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La crisi finanziaria dell'ente tiene in ostaggio le risorse con la spesa pubblica bloccata se non per somme urgenze e servizi indispensabili. Il consiglio comunale e la giunta hanno accolto l'invito del consigliere comunale Gabriele Pellegrino che ha lanciato la proposta di rinunciare a una indennità per garantire le spese. Se ne parlerà questa sera in aula, in occasione della seduta di question time. Il presidente del consiglio è in attesa di riscontri, sopratutto di tipo documentale, dalla parrocchia. Il tempo, però, stringe. Basteranno quattro giorni per trovare una soluzione e montare le luminarie? Anche in questo caso non sarebbe scorretto affermare che si è perso del tempo prezioso per trovare un'alternativa a un'emergenza che attanaglia il Comune da quasi un anno. Intanto c'è chi afferma con assoluta certezza che le risorse ci sono.

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Lo spiega in una nota l'ex vicesindaco e assessore allo sviluppo economico Terenziano Di Stefano. "Non si può lasciare che la crisi sacrifichi l'identità di una città che si fonda anche sulle tradizioni legate alla festa della patrona né si possono aprire le braccia in segno di resa e affidarsi alla generosità dei privata - si legge in una nota -  non basta un' impossibilità a cancellare una tradizione ma non è nemmeno ammissibile che nel giorno dei gelesi si dica ai gelesi "non si può fare ". Ci vuole coraggio - continua Di Stefano -  ad aprire le braccia e dire "non si può fare"  ma ci vuole più coraggio a prendere decisioni diverse" 

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