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MANAGER ASP A RUOTA LIBERA E SENZA CONTRADDITTORIO SULLA RADIO DI UN SUO DIPENDENTE

Salute

MANAGER ASP A RUOTA LIBERA E SENZA CONTRADDITTORIO SULLA RADIO DI UN SUO DIPENDENTE

Il direttore generale dell'ASP di Caltanissetta Alessandro Caltagirone pare abbia deciso di tagliare i collegamenti con l'informazione locale, o almeno una parte, visto che la redazione di...

09 Marzo 2021 16:42

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Il direttore generale dell'ASP di Caltanissetta Alessandro Caltagirone pare abbia deciso di tagliare i collegamenti con l'informazione locale, o almeno una parte, visto che la redazione di Rete Chiara prova a contattarlo da ormai un mese, senza risultati. Cosi viene negato il diritto d'informazione all'ampia platea di spettatori della testata,  visto che il manager pare preferisca chiarire soltanto alcuni aspetti in una trasmissione radiofonica, di cui è ospite fisso settimanalmente, per un lasso di tempo mai inferiore ad almeno 20 minuti, e pare non trovare invece il tempo per rispondere ad una nostra chiamata. Dunque,  tante  domande restano senza risposta. Rete Chiara in diverse occasioni attraverso le voci dei cittadini si è fatta portavoce dei disservizi legati al centro vaccinale posto al 2 piano del Vittorio Emanuele. In tanti hanno sempre lamentato una scarsa organizzazione e il rischio contaminazioni all'interno di una struttura ospedaliera. Sono già passate due settimane da quando il manager dichiarò che il centro era pronto ad essere dislocato, visto il ritorno in corsia del primario di chirurgia. Soltanto ieri, ai microfoni di lo dico alla radio, ha dichiarato che da oggi il centro vaccinale si sarebbe spostato al primo piano per lasciare dunque libero il reparto ostaggio ormai da settimane. Ebbene questa la situazione che si presentava al Vittorio Emanuele stamani: nessun centro vaccinale al primo piano. Non c'erano neanche assembramenti al 2 piano ma gli utenti tutt'ora continuano ad auto-compilare il modulo toccando la stessa penna senza che questa venga sanificata, e continuano a percorrere il corridoio di senologia con il rischio di essere pazienti asintomatici e quindi infettivi. I cittadini hanno il diritto di sapere ed essere informati attraverso tutti i canali a disposizione, specie per il tragico periodo che da ormai un anno si protrae. Sempre nel corso della diretta di ieri il manager ha definito non veritiere le affermazioni di chi ha criticato il centro vaccinale di via palazzi, dunque l'opinione di pazienti e utenti. Con un calcolo matematico ha escluso la possibilità di creare assembramenti, non tenendo conto della quasi ovvia autogestione che si viene a creare fuori dal centro vaccinale a fronte di un esigo numero di personale impegnato. Caltagirone ha anche annunciato la realizzazione del primo hub in provincia, che nascerà proprio a Caltanissetta, centro di 63mila abitanti. Una struttura che conterrà circa 25 box per le vaccinazioni. Poi forse, toccherà a Gela, città di 75mila abitanti. In 20 minuti di intervista radiofonica, non c'è stata una sola domanda sull'istituzione di un covid hotel: nelle scorse settimane ha tanto fatto discutere una prematura individuazione di due strutture condominiali. L'ASP avrebbe dovuto eseguire nuovi sopralluoghi, ma secondo indiscrezioni questo non è avvenuto. Dunque Gela è ancora sprovvista di una struttura del genere, quando avrebbe dovuto essere pronta nel periodo di picco dei ricoverati al Vittorio Emanuele, quando gli stessi sanitari del nosocomio invocarono aiuto. Il covid, con le sue varianti, è imprevedibile, e se una nuova ondata arrivasse in città , per il Vittorio Emanuele tornerebbero i guai. Da giorni ormai il contagio in città è fermo ma l'ASP da settimane ha smesso di comunicare il numero di tamponi eseguiti. Anche ieri il manager, in diretta, non ha fornito nessuna informazione dettagliata al riguardo, sarebbe interessante dunque capire la proporzione tra test eseguiti e positivi accertati.   ci sono poi tre gelesi che nel report giornaliero diramato dall'ASP continuano a figurare come ricoverati presso altri presidi ospedalieri della regione. Una giornalista ha provato a chiedere delucidazioni al manager, senza risultati. Senza nessuno che contradicesse il manager, ieri in diretta non ci sono state  domande e  risposte  anche in riferimento alla mancata attivazione dell'Utin a Gela, denunciata da un comitato locale da anni. Infine non poteva mancare l'atavico argomento dell'elipista rimasta al buio, l'amministrazione, che è proprietaria dell'area, è sempre stata chiara: ci sono in diversi  preventivi costosi e i fondi al momento difficilmente possono essere reperiti. L'ASP ha dichiarato di attendere una convocazione dal comune, ma perché non provare ad andare in contro alla giunta per il solo scopo di salvare vite umane? l'area è di apparenza comunale, ma la salvaguardia della salute dei gelesi è comune. Insomma sono tanti gli interrogativi che purtroppo, in mancanza di un confronto con la nostra redazione, resteranno tali. Difficilmente possono chiamarsi strumentalizzazioni, visto lecitamente  i cittadini si fanno delle domande ed esprimono  criticità che noi poi riportiamo all'attenzione pubblica e che meriterebbero celeri e costanti chiarimenti.

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