Manifestazione No Muos ad un anno dall’inizio del conflitto russo-ucraino per dire "no a guerra"
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Manifestazione No Muos ad un anno dall’inizio del conflitto russo-ucraino per dire "no a guerra"
Dall'inizio del conflitto russo-ucraino ad oggi è passato esattamente un anno, in questi 12 mesi sono state tre le manifestazioni No Muos tenutesi a Niscemi, nel tentativo di lanciar...
Dall'inizio del conflitto russo-ucraino ad oggi è passato esattamente un anno, in questi 12 mesi sono state tre le manifestazioni No Muos tenutesi a Niscemi, nel tentativo di lanciare un chiaro quanto complesso messaggio, "no alla guerra". Il comitato No Muos, dunque, è tornato a Niscemi o meglio è tornato a farsi sentire per le strade niscemesi perché a detta dei responsabili, i No Muos non hanno mai abbandonato la città del carciofo. Sabato scorso erano circa 500 le persone provenienti principalmente dalla Sicilia ma anche dal resto d'Italia che si sono riunite a largo Mascione e hanno manifestato con cori e striscioni ed un corteo che si è protratto fino in Piazza Vittorio Emanuele.Il tutto ad una manciata di chilometri da un centro militare strategico di importanza globale come il Muos simbolo insieme ad altri insediamenti statunitensi di una militarizzazione della Sicilia che molti siciliani faticano ancora oggi a digerire. Questo vale, per esempio, per le Donne No Muos il comitato di donne che da anni sono presenti a tutte le manifestazioni con il loro inconfondibile carro armato fiorito di cartapesta. E se da un lato lo schieramento di forze dell'ordine era imponente dall'altro poca è stata l'affluenza dei niscemesi, la maggior parte si sono limitati a guardare il corteo dai propri balconi. Un dato che ha rammaricato molti manifestanti niscemesi di vecchia data come l'ingegnere ambientale Alfonso Albanelli, che da tempo sottolinea i danni che l'impianto di antenne e la sua installazione hanno causato alla sughereta di Niscemi.di Stefano Blanco
Dall'inizio del conflitto russo-ucraino ad oggi è passato esattamente un anno, in questi 12 mesi sono state tre le manifestazioni No Muos tenutesi a Niscemi, nel tentativo di lanciare un chiaro quanto complesso messaggio, "no alla guerra". Il comitato No Muos, dunque, è tornato a Niscemi o meglio è tornato a farsi sentire per le strade niscemesi perché a detta dei responsabili, i No Muos non hanno mai abbandonato la città del carciofo. Sabato scorso erano circa 500 le persone provenienti principalmente dalla Sicilia ma anche dal resto d'Italia che si sono riunite a largo Mascione e hanno manifestato con cori e striscioni ed un corteo che si è protratto fino in Piazza Vittorio Emanuele.Il tutto ad una manciata di chilometri da un centro militare strategico di importanza globale come il Muos simbolo insieme ad altri insediamenti statunitensi di una militarizzazione della Sicilia che molti siciliani faticano ancora oggi a digerire. Questo vale, per esempio, per le Donne No Muos il comitato di donne che da anni sono presenti a tutte le manifestazioni con il loro inconfondibile carro armato fiorito di cartapesta. E se da un lato lo schieramento di forze dell'ordine era imponente dall'altro poca è stata l'affluenza dei niscemesi, la maggior parte si sono limitati a guardare il corteo dai propri balconi. Un dato che ha rammaricato molti manifestanti niscemesi di vecchia data come l'ingegnere ambientale Alfonso Albanelli, che da tempo sottolinea i danni che l'impianto di antenne e la sua installazione hanno causato alla sughereta di Niscemi.di Stefano Blanco