Maturità, al sud solo il 50% degli studenti comprende quello che legge: Italia divisa in due
Maturità, al sud solo il 50% degli studenti comprende quello che legge: Italia divisa in due
E' quanto emerge dal Rapporto Invalsi 2023 appena presentato
Metà dei giovani che termina le scuole superiori non è in grado di comprendere quello che legge (solo il 51% degli studenti -1 punto rispetto al 2022 raggiunge almeno il livello base, con un divario tra Nord e Sud che raggiunge la quota di ben 23 punti percentuali; in Matematica il 50% degli studenti (invariato rispetto al 2022) raggiunge almeno il livello base con un divario tra le aree del Paese che raggiunge i 31 punti, anche se c'è un leggero progresso al Sud e nelle Isole. In Inglese il 54% degli studenti raggiunge il B2 nella prova di reading ( 2% rispetto al 2022) e il 41% in quella di listening ( 3% sul 2022 e 6% dal 2019). "E' giusto dire che assistiamo ad un effetto 'long Covid', è una immagine appropriata - ha detto il presidente di Invalsi Roberto Ricci - si fatica a tornare ai livelli pre covid.Gli apprendimenti sono un continuum, se si inseriscono discontinuità questo finisce per avere un peso". In alcune regioni del Mezzogiorno solo 1 ragazzo su 2 delle scuole medie comprende correttamente quello che legge e addirittura 2 studenti su 3 (il 35-40%) non sono capaci di leggere e comprendere un testo in inglese. E' quanto emerge dal Rapporto Invalsi 2023 appena presentato.. Si confermano, in parte ampliate, forti evidenze di disuguaglianza di opportunità di apprendimento nelle regioni del Mezzogiorno sia in termini di diversa capacità della scuola di attenuare l'effetto delle differenze socio-economico-culturali sia in termini di differenze tra scuole e, soprattutto, tra classi.I dati Invalsi relativi alle "performance degli studenti italiani' confermano "un elemento di forte preoccupazione anche se ci sono punti di miglioramento. L' elemento di preoccupazione è il solito: l'Italia è divisa in due con ragazzi del mezzogiorno fortemente pregiudicati nelle opportunità formative e occupazionali rispetto agli studenti di aree più avvantaggiate del Paese". Così il ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara a margine della presentazione dei dati Invalsi, parlando con i giornalisti.
13 Luglio 2023 11:20
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Metà dei giovani che termina le scuole superiori non è in grado di comprendere quello che legge (solo il 51% degli studenti -1 punto rispetto al 2022 raggiunge almeno il livello base, con un divario tra Nord e Sud che raggiunge la quota di ben 23 punti percentuali; in Matematica il 50% degli studenti (invariato rispetto al 2022) raggiunge almeno il livello base con un divario tra le aree del Paese che raggiunge i 31 punti, anche se c'è un leggero progresso al Sud e nelle Isole.
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In Inglese il 54% degli studenti raggiunge il B2 nella prova di reading ( 2% rispetto al 2022) e il 41% in quella di listening ( 3% sul 2022 e 6% dal 2019). "E' giusto dire che assistiamo ad un effetto 'long Covid', è una immagine appropriata - ha detto il presidente di Invalsi Roberto Ricci - si fatica a tornare ai livelli pre covid.Gli apprendimenti sono un continuum, se si inseriscono discontinuità questo finisce per avere un peso".
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In alcune regioni del Mezzogiorno solo 1 ragazzo su 2 delle scuole medie comprende correttamente quello che legge e addirittura 2 studenti su 3 (il 35-40%) non sono capaci di leggere e comprendere un testo in inglese. E' quanto emerge dal Rapporto Invalsi 2023 appena presentato.. Si confermano, in parte ampliate, forti evidenze di disuguaglianza di opportunità di apprendimento nelle regioni del Mezzogiorno sia in termini di diversa capacità della scuola di attenuare l'effetto delle differenze socio-economico-culturali sia in termini di differenze tra scuole e, soprattutto, tra classi.I dati Invalsi relativi alle "performance degli studenti italiani' confermano "un elemento di forte preoccupazione anche se ci sono punti di miglioramento.
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L' elemento di preoccupazione è il solito: l'Italia è divisa in due con ragazzi del mezzogiorno fortemente pregiudicati nelle opportunità formative e occupazionali rispetto agli studenti di aree più avvantaggiate del Paese". Così il ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara a margine della presentazione dei dati Invalsi, parlando con i giornalisti.