Cronaca
Morì a Gela travolto dai tubi, confermate 13 condanne per l’incidente in cui perse la vita Francesco Romano
Una sentenza che arriva dopo 12 anni dall'incidente
Dopo dodici anni da quando si è verificato l'incidente, si è concluso in corte d'Appello a Caltanissetta il processo per la morte di Francesco Romano. Sentenza di primo grado confermata con 13 condanne. Romano, allâepoca trentenne, morì per un incidente sul lavoro verificatosi sul pontile della raffineria Eni di Gela, dopo essere stato colpito da un tubo. Tre gli assolti. Le condanne vanno da un anno e 4 mesi a un anno e 8 messi. Tutte sospese. A costituirsi parte civile, nel processo dâappello, solo la moglie dellâoperaio, assistita dallâavvocato Salvo Macrì. âSiamo rimasti nel processo non per una questione economica ma per lâaccertamento della verità â, ha detto Macrì. I legali degli imputati, durante il dibattimento, in più occasioni avrebbero chiesto l'estromissione dell'unica parte civile rimasta ma la moglie della vittima, assistita sempre dal suo avvocato, non ha mai avuto dubbi ed è rimasta fino alla conclusione del processo. La sentenza stabilisce anche un risarcimento per la parte civile. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni.