Museo Civico di Gela, oggetti antichi accatastati nei magazzini: attendono una collocazione
Tradizione
Museo Civico di Gela, oggetti antichi accatastati nei magazzini: attendono una collocazione
Reperti storici abbandonati tra polvere e umidità
Reperti storici abbandonati alla polvere e all’umidità di diversi magazzini a causa di amministrazioni disinteressate, almeno apparentemente, alla tutela della memoria storica della propria terra. Nulla di fantasioso ha questa triste storia, solo la certezza che gli oggetti antichi legati al folklore cittadino sono oramai da diversi anni senza adeguata dimora, soggetti all’azione del tempo. Una storia non a lieto fine o, forse, con un finale tutto da riscrivere, quella del museo della civiltà contadina e marinaia di Gela che dopo alcuni anni di attenzione da parte di migliaia di visitatori, appare oggi come cumuli privi di valore. L’assegnazione della sede del museo al piano terra del palazzo Pignatelli risale al 2014 quando, sotto l’amministrazione Fasulo, quegli spazi erano in affitto al Comune che, cessato il contratto di locazione con il proprietario del Palazzo, ne ordinò lo sfratto. Nessun esito positivo è stato riscontrato a seguito delle svariate segnalazioni sullo stato di deterioramento degli innumerevoli oggetti. A tratti mancanza di volontà, a tratti mancanza di competenza. Tante le risposte che si potrebbero avanzare, ma il quesito resta lo stesso: “come si può non avere cura del proprio patrimonio storico-culturale che per sempre rappresenterà i nostri legami con le nostre radici?!”
Reperti storici abbandonati alla polvere e all'umidità di diversi magazzini a causa di amministrazioni disinteressate, almeno apparentemente, alla tutela della memoria storica della propria terra. Nulla di fantasioso ha questa triste storia, solo la certezza che gli oggetti antichi legati al folklore cittadino sono oramai da diversi anni senza adeguata dimora, soggetti all'azione del tempo. Una storia non a lieto fine o, forse, con un finale tutto da riscrivere, quella del museo della civiltà contadina e marinaia di Gela che dopo alcuni anni di attenzione da parte di migliaia di visitatori, appare oggi come cumuli privi di valore.
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L'assegnazione della sede del museo al piano terra del palazzo Pignatelli risale al 2014 quando, sotto l'amministrazione Fasulo, quegli spazi erano in affitto al Comune che, cessato il contratto di locazione con il proprietario del Palazzo, ne ordinò lo sfratto. Nessun esito positivo è stato riscontrato a seguito delle svariate segnalazioni sullo stato di deterioramento degli innumerevoli oggetti. A tratti mancanza di volontà, a tratti mancanza di competenza. Tante le risposte che si potrebbero avanzare, ma il quesito resta lo stesso: "come si può non avere cura del proprio patrimonio storico-culturale che per sempre rappresenterà i nostri legami con le nostre radici?!"