Nessun termovalorizzatore in città, soddisfazione "con riserva" per il comitato locale "No inceneritore"
Ambiente
Nessun termovalorizzatore in città, soddisfazione "con riserva" per il comitato locale "No inceneritore"
Il secondo termovalorizzatore in Sicilia potrebbe sorgere nel palermitano. Esce di scena, al momento, l'ipotesi che prevedeva la realizzazione dell'impianto a Gela. Il Governo Regionale, d...
Il secondo termovalorizzatore in Sicilia potrebbe sorgere nel palermitano. Esce di scena, al momento, l'ipotesi che prevedeva la realizzazione dell'impianto a Gela. Il Governo Regionale, dunque, fa un passo indietro e torna all'idea originaria. Secondo l'attuale esecutivo è tutto da rifare e il piano dell'ex presidente Nello Musumeci è inapplicabile. Il governatore Renato Schifani è intenzionato a dare un'accelerata all'iter per la realizzazione dei due impianti che dovrebbero sorgere a Catania e a Palermo e per farlo, insieme l'assessore ai rifiuti Roberto Di Mauro, è volato a Roma, in queste ore, per chiedere poteri speciali con l'obbiettivo di ottenere procedure agevolate per i tempi di gara, le espropriazioni delle aree e per il rilascio delle autorizzazioni. Esprime soddisfazione il comitato locale "No inceneritore" che per mesi si è opposto alla realizzazione dell'impianto per lo smaltimento rifiuti in città. L'emergenza in Sicilia è concreta ma i dubbi, comunque, restano tanti. All'Ars M5S e PD stanno presentando una serie di interrogazioni per avere maggiori chiarimenti sulla procedura adottata per stabilire il quantitativo di rifiuti da incenerire, sulla localizzazione gli impianti, e sul rispetto delle normative vigenti che si rifanno alle indicazioni del piano regionale dei rifiuti. Anche il comitato "No inceneritore", insieme al movimento "Gran Sicilia", vuole vederci chiaro e ha chiesto un incontro con l'assessore regionale Roberto Di Mauro.di Graziano Amato
Il secondo termovalorizzatore in Sicilia potrebbe sorgere nel palermitano. Esce di scena, al momento, l'ipotesi che prevedeva la realizzazione dell'impianto a Gela. Il Governo Regionale, dunque, fa un passo indietro e torna all'idea originaria. Secondo l'attuale esecutivo è tutto da rifare e il piano dell'ex presidente Nello Musumeci è inapplicabile. Il governatore Renato Schifani è intenzionato a dare un'accelerata all'iter per la realizzazione dei due impianti che dovrebbero sorgere a Catania e a Palermo e per farlo, insieme l'assessore ai rifiuti Roberto Di Mauro, è volato a Roma, in queste ore, per chiedere poteri speciali con l'obbiettivo di ottenere procedure agevolate per i tempi di gara, le espropriazioni delle aree e per il rilascio delle autorizzazioni. Esprime soddisfazione il comitato locale "No inceneritore" che per mesi si è opposto alla realizzazione dell'impianto per lo smaltimento rifiuti in città. L'emergenza in Sicilia è concreta ma i dubbi, comunque, restano tanti. All'Ars M5S e PD stanno presentando una serie di interrogazioni per avere maggiori chiarimenti sulla procedura adottata per stabilire il quantitativo di rifiuti da incenerire, sulla localizzazione gli impianti, e sul rispetto delle normative vigenti che si rifanno alle indicazioni del piano regionale dei rifiuti. Anche il comitato "No inceneritore", insieme al movimento "Gran Sicilia", vuole vederci chiaro e ha chiesto un incontro con l'assessore regionale Roberto Di Mauro.di Graziano Amato