Cronaca
Rabbia e disperazione a Niscemi per l’ultimo saluto a Marika e Rocco
Un'intera comunità si è stretta al dolore delle famiglie dei due sfortunati ragazzi
Un'intera città oggi ha dato l'ultimo saluto a Marika e Rocco. Sembrava di vivere un deja vu. Immagini simili a due anni fa quando Niscemi pianse altre quattro giovani vittime della strada. Il silenzio sacro per rispettare il dolore dei familiari poi il pianto e infine il lungo applauso dei presenti ha accompagnato l'entrata delle salme in chiesa madre. Centinaia di persone hanno deciso di stare vicino alle famiglie comprese le istituzioni a partire dal vice sindaco l'avvocato Piero Stimolo che ha speso parole d'affetto per i due ragazzi auspicando che la loro storia non sia vana ma sia monito per tutti i giovani niscemesi.
Commoventi le parole di don Giuseppe Cafà: "Molti si staranno domandando perché? Perché proprio Rocco? Perché proprio Marika? Nessuno può trovare una risposta. L'unica parola che perfino Gesù disse sulla croce cercando anche lui una risposta, fu - padre mi affido a te - non ci rimane che affidarci nelle mani del Signore". Alla fine però nessun messaggio di affetto o speranza è riuscito a consolare appieno i genitori ed i fratelli e sorelle di Marika e Rocco che si sono abbandonati in un pianto inconsolabile. Dopo la messa, sono volati in cielo tanti palloncini bianchi. Due angeli volati via troppo in fretta tra tanta rabbia e disperazione.