Gela, revisori bocciano acquisto Torre di Manfria: timore frena i consiglieri
Politica
Gela, revisori bocciano acquisto Torre di Manfria: timore frena i consiglieri
L'atto è stato bocciato a causa delle troppe incertezze
Da un lato la possibilità di esercitare il diritto di prelazione sulla la Torre di Manfria e dall'altro la travagliata decisione politica. Alla fine, ieri, in consiglio comunale, ha prevalso la linea del timore. In aula si è subito posto il problema del parere dei revisori dei conti, rilasciato poche ore prima della seduta. Sono bastati pochi minuti di pausa per fare cambiare idea ad alcuni consiglieri. Il collegio ha scritto che non ci sono i presupposti per approvare la delibera, sollevando dubbi su possibili oneri che potrebbero gravare sugli equilibri di bilancio. Di fronte alle avvisaglie nefaste dei revisori i consiglieri hanno alzato un muro contro la proposta, a partire dalla commissione bilancio. Il no, motivato, è arrivato anche dalle progressisti e civici. Unica voce fuori dal coro dell'opposizione il consigliere democristiano Vincenzo Cascino. Indignati i pro Greco. Per la coalizione del sindaco si è trattato di un vero e proprio cambio di rotta inspiegabile e incoerente perché erano stati gli stessi consiglieri a chiedere all'amministrazione di acquistare la Torre. Per i pro Greco, nonostante il parere negativo dei revisori, c'erano le condizioni per procedere alla prelazione, senza intaccare gli equilibri di bilancio. Per questo, forti critiche sono state rivolte anche al collegio dei revisori.
Da un lato la possibilità di esercitare il diritto di prelazione sulla la Torre di Manfria e dall'altro la travagliata decisione politica. Alla fine, ieri, in consiglio comunale, ha prevalso la linea del timore. In aula si è subito posto il problema del parere dei revisori dei conti, rilasciato poche ore prima della seduta. Sono bastati pochi minuti di pausa per fare cambiare idea ad alcuni consiglieri. Il collegio ha scritto che non ci sono i presupposti per approvare la delibera, sollevando dubbi su possibili oneri che potrebbero gravare sugli equilibri di bilancio.
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Di fronte alle avvisaglie nefaste dei revisori i consiglieri hanno alzato un muro contro la proposta, a partire dalla commissione bilancio. Il no, motivato, è arrivato anche dalle progressisti e civici. Unica voce fuori dal coro dell'opposizione il consigliere democristiano Vincenzo Cascino. Indignati i pro Greco. Per la coalizione del sindaco si è trattato di un vero e proprio cambio di rotta inspiegabile e incoerente perché erano stati gli stessi consiglieri a chiedere all'amministrazione di acquistare la Torre. Per i pro Greco, nonostante il parere negativo dei revisori, c'erano le condizioni per procedere alla prelazione, senza intaccare gli equilibri di bilancio. Per questo, forti critiche sono state rivolte anche al collegio dei revisori.