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"Non lo meritavo, ho sempre fatto bene" Nunzio Di Pietro racconta la drammatica rapina subita sabato

Cronaca

"Non lo meritavo, ho sempre fatto bene" Nunzio Di Pietro racconta la drammatica rapina subita sabato

"Non lo meritavo...ho sempre aiutato tutti … non lo meritavo…" E' ancora scosso e nel suo volto sono tangibili i segni del terrore vissuto sabato sera quando, ad una...

Donata Calabrese

06 Marzo 2023 12:58

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"Non lo meritavo...ho sempre aiutato tutti … non lo meritavo…" E' ancora scosso e nel suo volto sono tangibili i segni del terrore vissuto sabato sera quando, ad una manciata di passi da uno dei suoi supermercati e dalla sua abitazione, è rimasto vittima di una coppia di delinquenti che, per razziargli gli incassi del fine settimana, erano pronti anche ad ucciderlo. E' lo stesso Nunzio Di Pietro, 65 anni, a raccontarci la terribile esperienza vissuta sabato sera quando, al termine di una giornata di intenso lavoro, è stato vittima - per l'ennesima volta in questi anni - di una feroce aggressione compiuta da due balordi che lo attendevano sotto casa per poi colpirlo in modo vigliacco alle spalle. Dal letto della sua camera, dove è tornato dopo essere stato sottoposto alle visite ed alle cure di routine in ospedale, con un filo di voce misto al dolore di chi ne ha patite tante negli anni, sottolinea di avere il triste primato di operatore economico tra i più rapinati d'Italia.  "In questi anni ho subito una decine di rapine - ci dice - sono stanco, Ho sempre fatto del bene, ho aiutato tanta gente, donando spesa e denaro. Questo è troppo…". E se da una lato, preso dallo scoramento manifesta la voglia di mollare tutto e andare via, poi fa dietrofront e, pensando ai suoi figli ed ai suoi 70 dipendenti, afferma che, anche stavolta andrà avanti.  L'ultima rapina in ordine di tempo che l'ha visto vittima si è registrata poco dopo le 20,30. Di Pietro aveva appena abbassato la saracinesca di uno dei suoi cinque punti vendita Sisa, quello di viale Cortemaggiore, e si apprestava a raggiungere la sua abitazione sita a pochi metri. Indosso aveva un borsello nel quale custodiva gli incassi del fine settimana dei cinque punti vendita dell'ammontare di svariate migliaia di euro, oltre a chiavi, carte di credito e carnet, ignaro che, dietro una siepe, a seguire i suoi passi c'erano due malviventi incappucciati ed armati di spranghe in ferro, pronti a colpirlo per arraffare il malloppo che portava con se. Di Pietro era giunto quasi sotto casa quando i due lo hanno preso alle spalle e colpito violentemente con le spranghe in testa e sulle spalle prima di strappargli il "prezioso" borsello. Con il consistente bottino, i due si sono dati alla fuga a piedi per qualche centinaio di metri dove ad attenderli, non si esclude, ci fosse un loro complice a bordo di un mezzo. Nonostante le gravi ferite riportare, Di Pietro si è lanciato al loro inseguimento, ma dopo qualche metro le sue forze lo hanno abbandonato: l'operatore economico si è accasciato a terra privo di sensi. Sul posto, allertati dai passanti e dai familiari della vittima, sono intervenuti gli operatori del 118 e gli agenti del locale Commissariato che sulla rapina hanno avviato indagini a tutto campo per individuare i responsabili. Al vaglio degli inquirenti ci sono le immagini delle telecamere private installate nella zona. Pochi dettagli per la ricostruzione dell'identikit sono stati forniti agli inquirenti dalla vittima, colpita alle spalle da balordi incappucciati disposti a tutto pur di arraffare denaro. "Non c'era bisogno di colpirmi con quella violenza - ci ha detto Nunzio Di Pietro - sotto la minaccia di rapina, quel borsello gliel'avrei consegnato".intervista di Donata Calabrese

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