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NON SI ESCLUDE UN COLLEGAMENTO TRA LE DUE SPARATORIE DI SABATO E RIMBOMBA L’ECO DI UN MOVENTE MAFIOSO

Cronaca

NON SI ESCLUDE UN COLLEGAMENTO TRA LE DUE SPARATORIE DI SABATO E RIMBOMBA L’ECO DI UN MOVENTE MAFIOSO

Sono stati giorni concitati per la Polizia locale dopo i due episodi di sabato scorso verificatisi alla luce del sole e nel giro di qualche ora l'uno dall'altro. Le dinamiche delle sparato...

Stefano Blanco

24 Ottobre 2022 13:26

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Sono stati giorni concitati per la Polizia locale dopo i due episodi di sabato scorso verificatisi alla luce del sole e nel giro di qualche ora l'uno dall'altro. Le dinamiche delle sparatorie sono ancora tutte da chiarire e lo stesso vale per il movente. Il primo episodio si è verificato intorno a mezzogiorno, nella trafficatissima via Niscemi. Le vittime: due uomini, Vincenzo cosca e Carmelo Famao, rispettivamente di 23 e 25 anni. Entrambi venditori ambulanti che si trovavano di fronte la loro Apecar adibita alla rivendita di frutta e verdura quando avvicinati, da un uomo in scooter secondo le prime ricostruzioni, venivano colpiti da cinque colpi di arma da fuoco. I due ragazzi sono stati subito trasportati al Vittorio Emanuele di Gela per poi essere stati dimessi sabato stesso. Poche ore dopo dall'attentato in via Niscemi una seconda sparatoria, questa volta in piena campagna, nella vicina contrada Macconi, in zona marina di Acate. Intorno alle 15,30,un uomo Francesco casco anche lui molto giovane, 23 anni, era in bici quando è stato raggiunto da un colpo di pistola alla gamba. I contorni della dinamica di quest'ultimo episodio sono ancora più confusi data l'assenza di testimoni. La macchina investigativa si è già attivata con gli inquirenti che stanno controllando le telecamere di sorveglianza presenti in via Niscemi e stanno interrogando le vittime e indagando sul loro passato alla ricerca di un nesso o un qualsiasi legame tra i due casi.Lo stesso Procuratore di Gela, Fernando Asaro non ha escluso un collegamento non sbilanciandosi in altre dichiarazioni. Per adesso, dunque, si naviga a vista. La zona della seconda sparatoria, in cui è massiccia la presenza di strutture come serre e coltivazioni di frutta e verdura fa pensare che i due casi siano in qualche modo legati al mondo dell'agricoltura. Non impossibile, dunque, ipotizzare che si tratti di un qualche tipo di controversia legata al controllo delle terre. Si tratta tuttavia solo di supposizioni.Torna, dunque, la paura tra i cittadini di essere testimoni o peggio ancora vittime casuali di proiettili vaganti. Anche l'Ascom Gela nella persona del presidente Francesco Trainito in un comunicato stampo manifesta la propria preoccupazioni per la recrudescenza dei fenomeni criminali che si stanno perpetrando in città ricordando i terribili anni di piombo che Gela e tutto il comprensorio avrebbero voluto dimenticare per sempre.di Stefano Blanco e Attilio Vindigni

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