NON VERRÀ ABOLITO MA MODIFICATO E SI PLACA LA POLEMICA SUL BONUS CULTURA
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NON VERRÀ ABOLITO MA MODIFICATO E SI PLACA LA POLEMICA SUL BONUS CULTURA
L'idea del Governo di abolire il cosiddetto bonus cultura per i 18enni, utile per la fruizione di contenuti culturali, dai cinema alla musica passando per l'acquisto di libri e quotidiani,...
L'idea del Governo di abolire il cosiddetto bonus cultura per i 18enni, utile per la fruizione di contenuti culturali, dai cinema alla musica passando per l'acquisto di libri e quotidiani, ha suscitato le vive proteste dell'opposizione, delle categorie di settore nonché di educatori e ragazzi.Per chi non lo sapesse il bonus cultura, introdotto nel 2016 è una misura che non solo è stata mantenuta dai governi che si sono succeduti, ma è stata ripresa anche all'estero, a conferma dell'importanza dell'iniziativa, dedicata a promuovere la cultura fra i giovani: parliamo infatti di un buono di 500 euro dalla scadenza annuale dedicati a chi compie 18 anni da spendere in "libri, cinema, musica e concerti, eventi culturali, musei, visite a monumenti e parchi archeologici, teatro e danza, prodotti dell'editoria audiovisiva, corsi di musica, corsi di teatro e corsi di lingua straniera, nonché abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale.Inizialmente il Governo sembrava intenzionato ad un abrogazione definitiva con l'intento di ri-destinare i circa 230 milioni di euro a finalità di sostegno del mondo dello spettacolo e della cultura. Dopo le polemiche delle ultime ore, dalle ultime dichiarazioni di esponenti della maggioranza emerge la volontà di "cambiare rotta": la linea sarebbe quella di non abolire il bonus, ma modificarlo. Un respiro di sollievo per molti studenti una rassicurazione per molti educatori a sostegno degli strumenti di promozione culturale.di Stefano Blanco
NON VERRÀ ABOLITO MA MODIFICATO E SI PLACA LA POLEMICA SUL BONUS CULTURA
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L'idea del Governo di abolire il cosiddetto bonus cultura per i 18enni, utile per la fruizione di contenuti culturali, dai cinema alla musica passando per l'acquisto di libri e quotidiani, ha suscitato le vive proteste dell'opposizione, delle categorie di settore nonché di educatori e ragazzi.Per chi non lo sapesse il bonus cultura, introdotto nel 2016 è una misura che non solo è stata mantenuta dai governi che si sono succeduti, ma è stata ripresa anche all'estero, a conferma dell'importanza dell'iniziativa, dedicata a promuovere la cultura fra i giovani: parliamo infatti di un buono di 500 euro dalla scadenza annuale dedicati a chi compie 18 anni da spendere in "libri, cinema, musica e concerti, eventi culturali, musei, visite a monumenti e parchi archeologici, teatro e danza, prodotti dell'editoria audiovisiva, corsi di musica, corsi di teatro e corsi di lingua straniera, nonché abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale.Inizialmente il Governo sembrava intenzionato ad un abrogazione definitiva con l'intento di ri-destinare i circa 230 milioni di euro a finalità di sostegno del mondo dello spettacolo e della cultura. Dopo le polemiche delle ultime ore, dalle ultime dichiarazioni di esponenti della maggioranza emerge la volontà di "cambiare rotta": la linea sarebbe quella di non abolire il bonus, ma modificarlo. Un respiro di sollievo per molti studenti una rassicurazione per molti educatori a sostegno degli strumenti di promozione culturale.di Stefano Blanco
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