Notte bianca a Gela tra luci e ombre: la macchina organizzativa si è messa in moto troppo tardi
Attualità
Notte bianca a Gela tra luci e ombre: la macchina organizzativa si è messa in moto troppo tardi
Migliaia di presenze ma tante aspettative sono state deluse
Che la "Notte Bianca" portasse in piazza migliaia di gelesi era prevedibile. D'altronde è stata una delle pochissime attrazioni di questa estate. Serata molto apprezzata che si candida, però, a entrare a far parte nell'elenco delle occasioni sprecate, con una serie di obiettivi oggettivamente falliti. Il primo è quello che oltretutto dovrebbe garantire alla manifestazione un contributo economico, erogato dalla Srr per attività di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata. L'organizzazione, gestita principalmente all'associazione Timagora e non dunque totalmente dall'amministrazione, si è limitata a fissare uno striscione di fronte il sagrato della Chiesa Madre. Niente stand e nessun volantino a un mese esatto dall'inizio del nuovo servizio. L'impressione è che l'evento sia stato organizzato di fretta e furia. L'iniziativa dovrebbe rientrare nel progetto presentato dall'associazione ai vertici della Srr che prevede la realizzazione di sette eventi in centro storico che si sarebbero dovuti svolgere dal 7 agosto al 7 settembre. I gelesi hanno affollato Corso Vittorio Emanuele ma l'offerta delle attrazioni è risultata deludente anche per i commercianti. Alcune zone del centro storico non sono state considerate e gli esercenti hanno preferito tenere abbassata la saracinesca. Non c'è stato neanche il richiesto lavaggio straordinario delle strade. La macchina organizzativa si è attivata soltanto una settimana prima dell'evento. Non c'è stata nessuna manifestazione d'interesse. La serata è stata contraddistinta da scarsa illuminazione, una sola mascotte per migliaia di bambini ma anche disparità fra musicisti: l'unica band live ha avuto assicurato un compenso e il pagamento della Siae, mentre ad altre che avrebbero potuto prendere parte all'evento, è stato chiesto di provvedere al tutto autonomamente. Le auto d'epoca dell'associazione Valvole e Pistoni, poi, hanno rischiato di essere multate perché l'ordinanza aveva autorizzato la loro sosta su via Bresmes e non su Corso Vittorio Emanuele. Insomma la "Notte Bianca" è stata un momento di spensieratezza per tanti gelesi che hanno goduto di una passeggiata all'aria aperta ma con aspettative non del tutto soddisfatte.
Che la "Notte Bianca" portasse in piazza migliaia di gelesi era prevedibile. D'altronde è stata una delle pochissime attrazioni di questa estate. Serata molto apprezzata che si candida, però, a entrare a far parte nell'elenco delle occasioni sprecate, con una serie di obiettivi oggettivamente falliti. Il primo è quello che oltretutto dovrebbe garantire alla manifestazione un contributo economico, erogato dalla Srr per attività di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata.
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L'organizzazione, gestita principalmente all'associazione Timagora e non dunque totalmente dall'amministrazione, si è limitata a fissare uno striscione di fronte il sagrato della Chiesa Madre. Niente stand e nessun volantino a un mese esatto dall'inizio del nuovo servizio. L'impressione è che l'evento sia stato organizzato di fretta e furia. L'iniziativa dovrebbe rientrare nel progetto presentato dall'associazione ai vertici della Srr che prevede la realizzazione di sette eventi in centro storico che si sarebbero dovuti svolgere dal 7 agosto al 7 settembre. I gelesi hanno affollato Corso Vittorio Emanuele ma l'offerta delle attrazioni è risultata deludente anche per i commercianti.
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Alcune zone del centro storico non sono state considerate e gli esercenti hanno preferito tenere abbassata la saracinesca. Non c'è stato neanche il richiesto lavaggio straordinario delle strade. La macchina organizzativa si è attivata soltanto una settimana prima dell'evento. Non c'è stata nessuna manifestazione d'interesse. La serata è stata contraddistinta da scarsa illuminazione, una sola mascotte per migliaia di bambini ma anche disparità fra musicisti: l'unica band live ha avuto assicurato un compenso e il pagamento della Siae, mentre ad altre che avrebbero potuto prendere parte all'evento, è stato chiesto di provvedere al tutto autonomamente. Le auto d'epoca dell'associazione Valvole e Pistoni, poi, hanno rischiato di essere multate perché l'ordinanza aveva autorizzato la loro sosta su via Bresmes e non su Corso Vittorio Emanuele. Insomma la "Notte Bianca" è stata un momento di spensieratezza per tanti gelesi che hanno goduto di una passeggiata all'aria aperta ma con aspettative non del tutto soddisfatte.