Salute
Nuova terapia intensiva dell’ospedale di Gela ed elipista: ombre sui due dossier
L'assessore Pizzardi si rivolge all'Asp
Donata da Eni per far fronte all'emergenza Covid, quella che dovrebe essere la nuova terapia intensiva dell'ospedale Vittorio Emanuele non è ancora attiva. I lavori sono iniziati ormai due anni fa. Lungaggini burorcatiche hanno rallentato l'iter. Il dossier, seguito dall'ex commissario Alessandro Caltagirone, è arenato. Pare che non ci sia soltanto l'assenza degli arredi e di alcune attrezzature elettromedicali a tenerlo in ostaggio. Sarebbero emerse alcune lacune da un punto di vista strutturale, di collegamento tra il nuovo reparto e la sala operatoria.
L'assessore alla sanità Antonio Pizzardi vuole vederci chiaro e dopo aver inoltrato all'Asp tanti solleciti ha protocollato una nuova nota per conoscere le motivazioni che non consentono l'apertura della nuova terapia intensiva. L'assessore Pizzardi chiede lumi anche sull'adeguamento e la fruibilità dell'elipista, per cui nei mesi scorsi erano arrivate rassicurazioni dall'Asp. Anche il vicepresidente vicario dell'Ars Nuccio Di Paola ha scritto agli uffici della Regione per chiedere aggiornamenti sullo stato di finanziamento.