Cultura
OLTRE 15000 VOLUMI ANTICHI LASCIATI DAI FRATI CAPPUCCINI MA IL COMUNE NON INTENDE PERDERLI
La vicenda riguardante la biblioteca di Mazzarino a quanto pare avrà un lieto fine. Si è svolto ieri nel pomeriggio, presso la sede dell'assessorato regionale ai beni cultural...
OLTRE 15000 VOLUMI ANTICHI LASCIATI DAI FRATI CAPPUCCINI MA IL COMUNE NON INTENDE PERDERLI
La vicenda riguardante la biblioteca di Mazzarino a quanto pare avrà un lieto fine. Si è svolto ieri nel pomeriggio, presso la sede dell'assessorato regionale ai beni culturali e dell'identità Siciliana, un incontro tra l'assessore regionale, Alberto Samonà, il sindaco di Mazzarino Vincenzo Marino, Valerio Martorana, promotore dell'incontro e l'assessore allo sviluppo economico Franco Lo Forte. L'oggetto dell'incontro è stato la tutela degli oltre 15000 volumi presenti nella biblioteca dei padri cappuccini della citta di Mazzarino, chiusa ormai al pubblico dopo l'abbandono della città da parte dei frati risalente allo scorso ottobre. I frati che hanno lasciato la città per carenze vocazionali avrebbero rinunciato ad un incredibile patrimonio culturale contenente migliaia di volumi e testi a stampa come libretti, manuali di teologia antichissimi, testi filosofici e astronomici dal valore inestimabile, e tantissime altre opere che adesso il comune intende valorizza e salvaguardare. Il sindaco e la sua delegazione a Palermo hanno paventato il più che concreto rischio di perdere i testi e per tale ragione ha proposto all'assessore un percorso di condivisione che insieme alla volontà dell'ordine dei cappuccini possa mettere il Comune di Mazzarino nelle condizioni di ospitare nei propri locali, in particolare nell'ex convento dei Gesuiti, la collezione dei frati cappuccini. Una volta verificato lo stato dell'arte da parte della sovrintendenza dei beni culturali ed ambientali di Caltanissetta per accertarsi dello stato di conservazione e della consistenza numerica dei volumi si potrà procedere con l'iter con lo scopo di salvaguardare quello che è stato definito un patrimonio non solo di Mazzarino ma dell'intera Sicilia.di Stefano Blanco
