Cronaca
Omicidio a Gela del barista Giuseppe Failla: due ergastoli in appello
Failla venne ucciso nel 1988
Pesanti condanne della Corte d'Appello d'Assise di Caltanissetta per l'omicidio del barista gelese Giuseppe Failla, assassinato il 9 novembre 1988 all'interno del suo locale, nel cuore del centro storico di Gela. Arriva un ergastolo per il boss Giuseppe "Piddu" Madonia. Stessa pena, confermata anche per il boss di San Cataldo, Cataldo Terminio. Angelo Palermo, invece, ritenuto a quel tempo a capo della famiglia di cosa nostra a Caltanissetta, in appello è stato condannato a 21 anni di reclusione. Dimezzata la pena anche al gelese Angelo Bruno Greco, assistiti, rispettivamente, dagli avvocati Giuseppe Piazza e Sergio Iacona, che a fronte dei precedenti trent'anni di reclusione è sceso adesso a 14 anni. I due boss ergastolani erano assistiti dagli avvocati Flavio Sinatra, Cristina Alfieri ed Eliana Zecca. Risarcimento danni per i familiari della vittima, assistiti dall'avvocato Giovanni Bruscia. Secondo l'accusa a volere la morte di Failla sarebbe stato Cataldo Terminio per vendicare la morte del padre Nicolò ucciso nell'aprile del lontano 1982 da sicari della Stidda.