Disagi del cittadino
OSPEDALE IN DIFFICOLTÀ, SI CERCA COVID HOTEL GRECO CHIEDE CERTEZZA SU TERAPIA INTENSIVA ENI
Il'inarrestata corsa del covid mette sotto pressione anche il sistema sanitario locale. Oltre 900 pazienti in isolamento domiciliare da gestire e quasi 40 ricoveri provocano una conseguenzi...
Il'inarrestata corsa del covid mette sotto pressione anche il sistema sanitario locale. Oltre 900 pazienti in isolamento domiciliare da gestire e quasi 40 ricoveri provocano una conseguenziale difficoltà nella gestione dell'emergenza. Aspetti che non sono passati inosservati ai comitati civici che tengono sotto la lente d'ingrandimento la sanità gelese, che mai ha goduto di salute ottimale. Ieri il sindaco li ha incontrati, insieme ai vertici dell'ASP e la deputazione regionale in una riunione che si è protratta per 4 ore. Dalle mancanze del Vittorio Emanuele all'imminente saturazione dei posti letto (cui si dovrà ovviare trasferendo i pazienti in altri nosocomi meno piegati dall'epidemia) al personale sanitario e parasanitario ridotto all'osso e allo stremo, dagli accessi nei pronto soccorso alle attività ambulatoriali che comunque vanno garantite, fino alla riorganizzazione sanitaria rallentata dalla pandemia. Questi soltanto alcuni dei temi affrontati. Da mesi si attenne l'inizio dei lavori per la nuova terapia intensiva finanziata da ENI. Ieri greco ha chiesto tempi certi. "quei posti ci servono subito " ha detto durante l'incontro. Per l'ASP non ci sono dubbi. L'origine dei numeri estremamente allarmanti di questi giorni (ormai vicini a quota 1000) sia da cercare nei comportamenti non corretti che una parte minoritaria della popolazione continua a tenere. C'è la necessità inoltre di istituire almeno un covid hotel. Non tutti infatti possono scontare la quarantena in abitazioni spesso piccole e condivise con altri familiari esposti al quotidiano rischio di essere infettati. Pare che nessuna struttura gelese abbia aderito al bando regionale. Dopo le sollecitazioni del nursind l'ASP ne ha avviato uno provinciale. . Buone notizie sul fronte della vaccinazione del personale sanitario, che si attesta intorno al 97%, mentre il dato delle RSA è superiore al 70% e tutto è pronto, è stato garantito, per la fase 2, ossia la vaccinazione di massa, che dovrebbe prevedere 3000 somministrazioni giornaliere in tutta la provincia.