Attualità
Operazione Husky, sul lungomare di Gela le commemorazioni alla presenza di autorità statunitensi
L 'omaggio ai caduti, gli interventi dei militari e dei diplomatici, il concerto della banda Nato e la celebrazione e ponte Dirillo
L'inno italiano e quello statunitense, questa mattina, hanno aperto l'80° anniversario dello sbarco alleato, sul Lungomare Federico II di Svevia, dinanzi la costa che nel 1943 fu teatro dell'Operazione Husky e al pontile sbarcatoio, luogo simbolo di quell'avvenimento. Le note della banda musicale della Nato e le voci del coro Perfecta Letizia hanno fatto da cornice alle commemorazioni. Poi, l'emozionante omaggio ai caduti, con la posa delle ghirlande ai piedi del monumento donato dal Rotary Club.
La mattinata è proseguita con gli interventi istituzionali delle autorità civili, militari e diplomatiche. Il Console Generale degli stati uniti Tracy Roberts Pounds ha ricordato il coraggio e l'altruismo dei militari che cambiarono la storia di un intero secolo, un sacrificio che ha fortificato l'amicizia tra il popolo americano e quello italiano. Al centro di ogni riflessione i valori di pace, libertà, democrazia e liberazione. A Gela, per l'occasione, è arrivata anche la nipote del generale Georghe Smith Patton, colui che 80 anni fa guidò l'Operazione Husky. Sul lungomare anche le Jeep d'epoca che da Gela oggi sono partite alla volta di un lungo viaggio sulle tappe simbolo della liberazione. La mattinata si è conclusa a Ponte Dirillo, con la tradizionale commemorazione ai caduti. Ai piedi del monumento anche il colonnello Bruce Bennet Gorham Clarcke, figlio di Arthur Gorham, definito "l'eroe di ponte Dirillo".