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Paralimpiadi, colpo di scena: la caduta, il ricorso e Monica conquista il bronzo
I giudici hanno riconosciuto il terzo posto all'atleta di Gela
Una finale incredibile quella dei 100 metri femminili T63 alle Paralimpiadi di Parigi. Alle azzurre non è riuscito il bis di Tokyo, quando primo secondo e terzo posto erano stati tutti italiani. Come in Giappone, Ambra Sabatini sembrava lanciata verso l'oro. Dopo un inizio bruciante dell'indonesiana Karisma Evi Tiarani, la Sabatini era in rimonta fino a 15 metri dalla fine. Un passo forse più lungo del dovuto ha fatto perdere l'equilibrio alla Sabatini che, in corsia 8, ha invaso nella caduta la corsia 7 dove Monica Contrafatto, 43 anni, di Gela, stava volando verso il bronzo
. L'atleta gelese è caduta proprio sul traguardo, venendo superata di una frazione di secondo dalla britannica Ndidikama Okoh. Il primo posto se l'è aggiudicato Martina Caironi, già medaglia d'oro a Rio 2016, che ha concluso i 100 metri in 14"16. Ma Monica Contrafatto ha presentato ricorso: la caduta non le aveva permesso di correre come avrebbe voluto. La direzione di gara ha accolto il reclamo, concedendo meritato bronzo in ex aequo con la britannica Okoh all'atleta di Gela.