Giovedì, 19 Settembre 2024
Gela, 20°C - Pioggia

PARTITA LA RACCOLTA FIRME PER DIRE NO ALLA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE

Ambiente

PARTITA LA RACCOLTA FIRME PER DIRE NO ALLA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE

Una raccolta firme per dire no alla costruzione dell'inceneritore a Gela. È partita la prima iniziativa messa in campo dal neo comitato spontaneo, nato con l'obbiettivo di opporsi f...

Graziano Amato

18 Giugno 2022 09:39

74
Guarda videoPARTITA LA RACCOLTA FIRME PER DIRE NO ALLA COSTRUZIONE DELL'INCENERITORE
Advertising

Una raccolta firme per dire no alla costruzione dell'inceneritore a Gela. È partita la prima iniziativa messa in campo dal neo comitato spontaneo, nato con l'obbiettivo di opporsi fermamente a quanto annunciato dal governatore Nello Musumeci. A Gela, cosi come a Catania, infatti dovrebbe sorgere uno dei due impianti pensati dalla regione. Musumeci lo ha fin da subito chiamato inceneritore, poi il dietrofront: si tratterebbe di un impianto innovativo che non prevede la combustione. I rappresentanti non sono per nulla convinti delle rassicurazioni fornite dai tecnici di una delle aziende coinvolte nel progetto. È innanzitutto una questione morale e ambientale - sostengono - il futuro si muove verso altre direzioni-. Per questo chiedono il rispetto del decreto risalente al 1995 che prevedeva il disinquinamento per il risanamento del territorio, il protocollo d'intesa firmato nel 2014. Secondo i rappresentanti del comitato lo sviluppo economico della città deve basarsi su tutt'altro. Sono convinti che Gela abbia già dato in termini di inquinamento ambientale e che ora sia arrivato il momento di concentrarsi sull'agricoltura, l'archeologia, la portualità, il turismo. Per questo si appellano anche all'amministrazione affinché favorisca la produzione di energia alternativa, a basso impatto ambientale, la valorizzazione del paesaggio, le attività di bonifica. L'emergenza rifiuti in Sicilia non accenna a diminuire, alla discarica Timpazzo continuano ad arrivare rifiuti da mezza Sicilia e di questo passo la vasca e potrebbe esaurirsi prima del previsto. Dalla regione non arrivano alternative, il project financing sembra andare avanti. In ogni caso prima della realizzazione trascorrerebbero tre anni. Il comitato spontaneo no inceneritore è intenzionato a dare filo da torcere alla regione. Promuoveranno anche una class action, contro la regione che dal 1995 ad oggi - sostengono - non ha praticamente fatto nulla per attuare il piano di risanamento. I gazebo per la raccolta firme, uno nei pressi dell'ex dogana e l'altro presso una nota stazione di servizio a Macchitella, rimarranno aperto fino a stasera.di Graziano Amato

© Riproduzione riservata
In Evidenza
Potrebbe interessarti