PASSA IL DINIEGO ALLO STRALCIO ESATTORIALE MENTRE L’ASSESSORE FARACI LAVORA PER EVITARE IL DISSESTO
Politica
PASSA IL DINIEGO ALLO STRALCIO ESATTORIALE MENTRE L’ASSESSORE FARACI LAVORA PER EVITARE IL DISSESTO
C'è anche Gela tra i comuni che non aderiscono alla tregua fiscale introdotta dalla Manovra 2023, che prevede fra l'altro una nuova rottamazione delle cartelle e lo stralcio per le ...
C'è anche Gela tra i comuni che non aderiscono alla tregua fiscale introdotta dalla Manovra 2023, che prevede fra l'altro una nuova rottamazione delle cartelle e lo stralcio per le cartelle fino a 1.000 euro. Una scelta che per gli enti locali è facoltativa relativamente alle tasse di carattere locale, in primis l'IMU e la TARI. I comuni erano chiamati a decidere entro il 31 gennaio. C'era già stati dei rilievi mossi dall'ANCI. A Gela, il diniego è stato approvato ieri dal consiglio comunale. Per via di qualche titubanza l'opposizione aveva lasciato l'aula. Alcuni chiarimenti del dirigente hanno convinto i consiglieri a rientrare. Con l'attuale crisi finanziaria e un disavanzo imponente, destinato a crescere, il comune in questa fase non può rinunciare ad introiti importanti, anche se non certi. Sarà comunque possibile aderire alla rottamazione come spiega l'assessore al bilancio Mariangela Faraci. Intanto l'assessore, così come i consulenti che sta consultando il sindaco e il settore, continua a lavorare per evitare il dissesto. La relazione della Corte dei Conti, seppur drastica, fornisce dati tangibili che aprono le porte ad un possibile piano di riequilibrio. Per questo c'è anche un passo in avanti della giunta rispetto alla procedura attivata dal dirigente settimane fa. Verrebbe meno dunque l'intempestività, come l'ha definita la giunta, aprendo alla possibilità di di apporre dei correttividi Graziano Amato
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C'è anche Gela tra i comuni che non aderiscono alla tregua fiscale introdotta dalla Manovra 2023, che prevede fra l'altro una nuova rottamazione delle cartelle e lo stralcio per le cartelle fino a 1.000 euro. Una scelta che per gli enti locali è facoltativa relativamente alle tasse di carattere locale, in primis l'IMU e la TARI. I comuni erano chiamati a decidere entro il 31 gennaio. C'era già stati dei rilievi mossi dall'ANCI. A Gela, il diniego è stato approvato ieri dal consiglio comunale. Per via di qualche titubanza l'opposizione aveva lasciato l'aula. Alcuni chiarimenti del dirigente hanno convinto i consiglieri a rientrare. Con l'attuale crisi finanziaria e un disavanzo imponente, destinato a crescere, il comune in questa fase non può rinunciare ad introiti importanti, anche se non certi. Sarà comunque possibile aderire alla rottamazione come spiega l'assessore al bilancio Mariangela Faraci. Intanto l'assessore, così come i consulenti che sta consultando il sindaco e il settore, continua a lavorare per evitare il dissesto. La relazione della Corte dei Conti, seppur drastica, fornisce dati tangibili che aprono le porte ad un possibile piano di riequilibrio. Per questo c'è anche un passo in avanti della giunta rispetto alla procedura attivata dal dirigente settimane fa. Verrebbe meno dunque l'intempestività, come l'ha definita la giunta, aprendo alla possibilità di di apporre dei correttividi Graziano Amato
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